Zaia e la crisi ucraina/In Veneto arrivati già mille profughi: se ne attendono 50 mila
Di crisi in crisi. Più Ucraina che Covid, oggi, nella diretta Facebook del Governatore veneto Luca Zaia.
Si è dunque parlato di profughi, ma anche della paura della guerra e del pericolo determinato dalla presenza del nucleare nel paese in conflitto.
Secondo le stime della Protezione Civile Nazionale, ha reso noto Zaia, in Veneto si stima arriveranno circqa 50 mila ucraini in fuga, anche se meglio sarebbe usare il femminile, in considerazione del grande numero di donne presenti tra i profughi.
Un migliaio le persone già arrivate.
Tra loro, anche una quindicina di disabili che troveranno ospitalità in una struttura della veneziana Noale.
La regione sta soppesando la possibilità di far convogliare tutti i profughi in un unico Hub, così da avere un migliore controllo della situazione e una più semplice gestione della crisi.
Tutti i soggetti in arrivo, seguendo la profilassi Covid, sono sottoposti a tampone: se negativo, possono spostarsi per 5 giorni senza dover avere il Green pass.
Un migliaio i veneti che hanno già offerto ospitalità.
I fondi e la struttura: il governo centrale ha messo a disposizione 10 milioni di euro, mentre Zaia ha già provveduto ad integrare la struttura commissariale con un vice commissario, Nicola Dell’Acqua, e due esperti per gli aspetti medici, logistici e di controllo delle radiazioni: Francesca Russo, Luca Soppelsa e Loris Tomiato.
Procede anche la raccolta fondi avviata dalla Regione: finora sono stati raccolti 143 mila euro.
Un occhio anche alla paura nucleare che la scorsa settimana ha spinto molti veneti a recarsi in farmacia in cerca di pastiglie di Iodio: da noi è un farmaco, ha affermato Zaia, all’estero invece un integratore alimentare.