Via del mare: Fossalta di Piave, Meolo, Monastier, Roncade e Silea depositano un ricorso al TAR

I cinque Comuni di Fossalta di Piave, Meolo, Monastier di Treviso, Roncade e Silea si sono dichiarati contrari al project financing dell’opera e hanno dato avvio ad un’azione legale chiedendo l’avvio di un confronto per affrontare le ricadute sulla viabilità della Treviso – Mare, che dovrà essere messa in sicurezza così come dovrà avvenire anche per la viabilità dei territori comunali coinvolti.
Dopo aver espresso sin dall’inizio le proprie perplessità sulle ricadute della realizzazione dell’autostrada “La via del mare”, collegamento di 18 chilometri tra il casello di Meolo e il Comune di Jesolo fino alla rotatoria della Frova, i Comuni presenteranno insieme un ricorso al TAR.
“Non riteniamo soddisfacente la risposta che si vuole dare alle problematiche dell’arteria stradale e restano aperti ancora numerosi interrogativi: – sottolineano i sindaci Manrico Finotto di Fossalta di Piave, Daniele Pavan di Meolo, Paola Moro di Monastier di Treviso, Pieranna Zottarelli di Roncade e Rossella Cendron di Silea – le criticità della viabilità e la messa in sicurezza, in un’ottica di visione strategica della Treviso – Mare, così come la questione dei pedaggi e delle opere complementari che verranno realizzate. A nostro avviso sono davvero tanti gli aspetti che richiedono approfondimento e gestione adeguata, anche perché l’opera, progettata oltre dieci anni fa, non risponde più al mutato contesto socioeconomico: solo negli ultimi anni si sono aggiunte, ad insistere sulla Treviso – Mare e all’uscita del casello autostradale Treviso Sud, diverse nuove attività così come anche l’accesso alla Pedemontana Veneta da Silea”.
“Per tutti questi motivi – continuano i sindaci – chiediamo che l’opera sia preceduta da un confronto: non si può rischiare di realizzare un intervento che non soddisfi tutte le attuali esigenze dei territori coinvolti. E, aggiungiamo, è legittimo aspettarsi degli interventi di mitigazione o compensazione per i nostri Comuni, che verranno attraversati dal traffico a beneficio delle sole località balneari”.