Venezia/L’insegnamento dell’inglese già nelle scuole materne
La Giunta comunale, riunitasi oggi in web conference, ha approvato una delibera con la quale si dà mandato alla Direzione di estendere a tutte le scuole dell’infanzia comunali l’insegnamento della lingua inglese, intesa come avvicinamento alle sonorità di altre lingue fin da piccoli, investendo nuove risorse finanziarie per la sua introduzione e coinvolgendo l’équipe educative dei servizi e i coordinamenti pedagogici.
Inoltre, nella delibera è prevista la proroga del progetto sperimentale nido Millecolori attraverso una gara europea e l’ampliamento del progetto, sempre sperimentale, relativo a “contesti immersivi lingua inglese e digitale” ad altri due nidi, il Tiepolo nel Sestiere di Castello e quello a San Pietro in Volta.
“Venezia, città che guarda al futuro, punta sulle nuove generazioni con l’obiettivo di mettere loro a disposizione tutte le occasioni per farli crescere con il massimo delle opportunità possibili.
Noi – spiega Besio, assessore alle Politiche educative – lavoriamo con questo spirito e ringraziamo tutti coloro, educatori e genitori, che ci stanno sostenendo in questo percorso.
È volontà dell’Amministrazione promuovere una formazione interculturale e plurilinguistica con l’insegnamento della lingua straniera dell’inglese fin dalla scuola dell’infanzia, in cui anche docenti sono fautori di cambiamenti e di rinnovamenti di modelli e di pratiche educative.
Garantire questo tipo di formazione è un obiettivo ambizioso e strategico che porta il Comune di Venezia ad allinearsi agli standard formativi europei sull’early language learning e lo facciamo secondo il principio “learning to use the language rather than learning about the language”, ovvero “imparare a usare la lingua piuttosto che imparare a conoscere la lingua”.
“Con l’occasione voglio ricordare che il Millecolori è un asilo comunale a gestione indiretta, come già avviene in altre città come Firenze, Roma e Napoli – spiega Besio.
Un’esperienza che ha dimostrato di essere positiva e di aver avuto il pieno apprezzamento da parte di quei genitori che hanno scelto di portarvi i propri figli.
E così, l’offerta educativa proposta – completamente arricchita e nuova nel panorama 0-3 anni che prevede l’inglese, attività multimediali e la possibilità di accoglienza anche al di fuori dell’orario ordinario – ha generato un indice di gradimento decisamente positivo.
Un risultato ottenuto sia da parte dei genitori nella compilazione del sondaggio relativo alla customer satisfaction sia per quanto riguarda le verifiche e i sopralluoghi periodici dei nostri uffici per verificare che la qualità dell’offerta erogata fosse rispondente a quanto proposto.
Proprio da questo punto di partenza abbiamo deciso di procedere nella sperimentazione Millecolori e lo facciamo salvaguardando, con una clausola sociale, la continuità del personale, ad oggi apprezzato dalle famiglie, e la ampliamo, per un anno, ad altri ambiti, spostandoci dalla terraferma al centro storico con il nido Tiepolo a Castello e alle isole con il nido S. Pietro in Volta. Non solo.
La buona azione amministrativa sul Millecolori ci ha dimostrato l’importanza di estendere l’approccio per i bambini all’inglese e alle nuove tecnologie ma anche a sostenere un progetto che garantisca una maggiore flessibilità nell’allungamento dell’orario serale e del sabato.
É fondamentale che il servizio pubblico dimostri di essere veramente a sostegno delle famiglie e proprio per la gestione di eventi occasionali o di emergenza si è deciso di non vincolare le famiglie a chiedere il servizio per tutto il mese, ma potranno frazionarlo.
Nei servizi comunali a gestione diretta l’Amministrazione mette a disposizione le strutture, utilizza personale proprio e stabilisce le modalità di funzionamento con un regolamento – conclude Besio – per quanto riguarda i servizi comunali a gestione indiretta, collocati in strutture comunali, l’Amministrazione, nell’ambito del proprio ruolo di governo del sistema, ne affida la gestione a soggetti privati tramite apposite gare di appalto assicurandosi il rispetto degli standard qualitativi che contraddistinguono i propri servizi a gestione diretta. Inoltre le tariffe sono le medesime e legate alla scelta del servizio, all’orario di frequenza e alla dichiarazione ISEE della famiglia del bambino”.