Venezia/Al via i lavori per il nuovo Ponte San Nicolò
Iniziano i lavori di demolizione e ricostruzione del Ponte San Nicolò a Venezia.
Sarà la Costruzioni Ferracin ad operare l’intervento per conto dell’Autorità di Sistema Portuale di Venezia: la struttura collegherà l’area di Santa Marta con quella di San Basilio, di fronte al canale della Giudecca.
Una ristrutturazione necessaria per i problemi dell’impalcato esistente, costruito in due epoche differenti (anni Trenta e anni Ottanta).
Dai monitoraggi realizzati negli anni, infatti, è emerso un diffuso distacco del copriferro degli impalcati prefabbricati in cemento armato, con la conseguente esposizione alla corrosione dei ferri d’armatura, amplificata dal moto ondoso e dell’ambiente salino proprio della Laguna.
Il nuovo impalcato, che ha una luce di circa 15 metri, sarà realizzato da una struttura mista in acciaio-calcestruzzo e non presenterà differenze dal punto di vista dell’altimetria; manterrà la stessa viabilità stradale e pedonale esistente.
L’intervento verrà realizzato in due fasi distinte per consentire la continuità del traffico veicolare e per ridurre al minimo il disagio delle utenze; in questo modo i lavori non risulteranno penalizzanti per le riaperture attese dopo la fine dell’emergenza.
A curare i lavori un’azienda dall’anima rosa.
Costruzioni Ferracin ha sedi tra Jesolo e San Donà di Piave e oggi in tutto vi lavorano 35 dipendenti.
Il fatturato del 2020 ha raggiunto quota otto milioni di euro.
Roberta Capeleto ne è la responsabile: ha preso le redini del gruppo dal 2016, quando il padre è mancato.
“Una donna, e per lo più giovane, al comando di una azienda edile prevalentemente, quasi esclusivamente maschile. I primi tempi non sono stati facilissimi”, racconta.