Venexian safes/Arrestati in Francia gli ultimi 2 moldavi della banda del furto da mezzo milione di euro
All’alba del 4 maggio scorso, nelle province di Venezia, Verona e Bologna e in Romania, l’indagine cdenominata “VENEXIAN SAFES” portò i Carabinieri ad eseguire 8 misure cautelari (3 in carcere di cui 1 con mandato di arresto europeo, 2 ai domiciliari e 3 obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria) a carico di altrettanti soggetti di nazionalità moldava (4) e rumena (4), per plurimi furti aggravati in abitazioni ed in esercizi pubblici/commerciali.
L’attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia, condotta tra luglio 2019 e giugno 2020, consentì di far luce su un gruppo criminale composto da romeni e moldavi, dediti a furti per lo più nell’area lagunare di Venezia ed in provincia di Treviso, consumati tra l’aprile e il dicembre 2019.
L’inchiesta era nata dopo un furto in un palazzo storico di Venezia, nel luglio 2019, nel corso del quale la banda si portò via due casseforti contenenti monili in oro, orologi di pregio e denaro contante per un ammontare di oltre mezzo milione di euro.
Le immagini della videosorveglianza permisero di vedere all’opera i quattro appartenenti alla banda, identificandone due che, utilizzando un comune carrello, trasportarono le due casseforti fingendosi operai e utilizzando i vaporetti.
Le indagini portarono poi anche al basista e a collegare il gruppetto ad altri 12 furti perpetrati all’interno di ristoranti ed esercizi pubblici nell’area lagunare e della vicina provincia trevigiana, così che altre sette persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
Nel novembre 2019, tre della banda furono bloccati dai carabinieri mentre erano in attesa con una imbarcazione, armati di arnesi atti allo scasso, cosa che fa pensare stessero per entrare nuovamente in azione.
Questa mattina in Francia, nella città di Bobigny sono stati arrestati i due moldavi indagati per l’ingente furto al palazzo veneziano. Avevano quasi subito abbandonato l’Italia tentando di far perdere le proprie tracce: sono stati catturati con l’aiuto delle Forze di Polizia Francesi; la medesima sorte era toccata ad un cittadino romeno localizzato ed arrestato dalla polizia in un piccolo comune vicino al confine con la Moldavia.