Veneto: giornata con numerosi interventi di soccorso

Tre le emergenze nel primo pomeriggio a Cortina d’Ampezzo.
Scendendo da Forcella Pomagagnon lungo il ghiaione, un escursionista è caduto in uno dei canali d’erosione scavato dalle piogge e si è fatto male a una caviglia, riportando inoltre diverse escoriazioni.
I compagni hanno aiutato G.B., 61 anni, di Selvazzano Dentro (PD), a scendere, mentre una squadra del Soccorso alpino di Cortina e del Sagf andava loro incontro.
L’uomo è stato quindi imbarellato, trasportato sulla strada e poi accompagnato in jeep all’ospedale.
Dal Rifugio Vandelli è poi arrivato l’allerta per un escursionista di Modena, F.I. 30 anni, che lamentava dolori al ginocchio che non gli permettevano di rientrare dal sentiero.
L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi atterrato in piazzola lo ha caricato a bordo per trasportarlo al Codivilla. Imbarcato anche il gestore del Rifugio per un trauma alla mano.
La compagna dell’escursionista di Modena, che non se la sentiva di rientrare da sola, è stata raggiunta da una squadra del Sagf che l’ha accompagnata fino al Passo Tre Croci.
Un turista belga, infortunatosi poco sopra la teleferica mentre scendeva dal Rifugio Giussani, è stato raggiunto dai soccorritori saliti in fuoristrada e portato all’ospedale per una probabile frattura alla gamba.
Ad Auronzo di Cadore, in aiuto di una coppia di Varese è intervenuto il Soccorso alpino della Guardia di finanza, di presidio sulle Tre Cime di Lavaredo.
I due, 30 anni lui, 23 anni lei, scendendo dallo Scoglio di San Martino, in località Arghena, avevano perso la traccia del sentiero e non sapevano più come proseguire.
I soccorritori sono andati loro incontro, li hanno trovati una cinquantina di metri sopra il sentiero e li hanno riaccompagnati sulla strada delle Tre Cime.
Verso mezzogiorno l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero che dal Passo Monte Croce Comelico sale all’ex Rifugio Sala, poiché un’escursionista, che si trovava con il marito e il figlio, perso l’equilibrio era ruzzolata 20-30 metri lungo il ripido pendio erboso.
Individuato dalle coordinate il luogo dall’incidente, con un verricello di 15 metri sono stati calati tecnico di elisoccorso ed equipe medica, che hanno prestato le prime cure a F.R., 44 anni, di Lugo, a seguito del possibile politrauma leggero riportato nella caduta.
Imbarellata, la donna è stata recuperata e trasportata all’ospedale di Belluno.
Alle 12.20 circa la Centrale del 118 è stata contattata da alcune persone, che si erano imbattute in un escursionista colto da una crisi di panico, lungo il tragitto che dal Lago Cavia porta al Col Margherita. Ottenute le coordinate del punto in cui si trovava, i soccorritori hanno raggiunto in jeep il ventisettenne di Lastra a Signa (FI), lo hanno tranquillizzato e gli hanno dato da bere, per poi caricarlo a bordo e accompagnarlo a Falcade, dove lo hanno affidato in via precauzionale alla guardia medica di Canale d’Agordo, per i controlli del caso
Attorno a mezzanotte il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dalla Centrale del Suem, per una persona caduta nella zona della Val Frenzela. N.C., 38 anni, di Foza (VI), era partito assieme a un’altra persona, per andare a vedere i camosci, dal sentiero che parte dal terzo tornante della strada che da Valstagna conduce a Foza. Lungo le creste era però scivolato ruzzolando per alcune decine di metri e finendo sul tratto di sentiero sottostante. Scattato l’allarme lanciato dalla persona che si trovava con lui e si era dovuta allontanare per trovare campo, una squadra è partita assieme al personale sanitario dell’ambulanza di Bassano. Una volta dall’uomo, che aveva riportato una sospetta frattura alla gamba e diversi traumi, i soccorritori gli hanno prestato le prime cure e, dopo averlo imbarellato, lo hanno trasportato per una mezz’ora fino alla strada, dove lo hanno affidato all’ambulanza.
Salito con un amico per dei lavori questa mattina, il gestore del Bivacco Casera Cimonega si era sentito male. A causa dell’assenza di copertura telefonica, l’amico si è incamminato per riuscire a dare l’allarme e dopo tre quarti d’ora ha potuto contattare il 118 passate le 10, per tornare poi indietro dal compagno senza essere più raggiungibile. Dopo vari tentativi di avvicinamento, resi vani dalla nebbia che copriva l’intera Val Canzoi, l’elicottero di Treviso emergenza in due rotazioni ha imbarcato due squadre del Soccorso alpino di Feltre ed, entrando dal Primiero, ha sbarcato in hovering a Forcella Cimonega sei soccorritori. Le squadre, in un’ora a piedi, sono arrivate al Bivacco Feltre e poi a Casera Cimonega, dove l’infermiere di Stazione ha potuto dare prima assistenza a N.D.B., 71 anni, di Santa Giustina (BL), e dove sono potuti riprendere i contatti radio con la Centrale. Sul posto, non appena la nebbia si è diradata, è quindi atterrato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha imbarcato l’uomo, che fortunatamente non aveva un grave malore, e lo ha trasportato all’ospedale di Belluno