Veneto Congiuntura: nel II trimestre produzione manifatturiera in Veneto a -1,3%. Domanda debole in tutti i settori

Si attendeva, ma è comunque una doccia fredda quella che arriva da Unioncamere del Veneto sui dati della produzione industriale: nel secondo trimestre del 2023 l’attività manifatturiera della regione, dopo un fine 2022 in stallo e un inizio anno in timida crescita, registra una frenata, con i principali indicatori economici che registrano segno negativo.
Tra aprile e giugno 2023 la produzione industriale ha segnato una variazione congiunturale negativa pari a -1,3%. Rispetto allo stesso periodo del 2022 il calo è ancora più accentuato, con un contro-rimbalzo negativo del -4%.
E’ la fotografia che emerge dai dati di VenetoCongiuntura, l’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere del Veneto.
Le cause sono principalmente la stagnazione dell’economia mondiale con la riduzione della domanda internazionale in diverse filiere e l’andamento della Germania, partner commerciale primario per il Veneto, la cui recessione influisce in prospettiva anche sulla nostra economia.
Infine, la discesa più lenta dell’inflazione rispetto alle aspettative ha portato a un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE e al conseguente aumento del costo del denaro.
Tengono i beni di investimento, ma calano i beni di consumo.
Diminuisce il fatturato totale delle imprese manifatturiere, che era stato gonfiato anche dall’aumento dei prezzi dei prodotti finiti, ma frenano anche gli ordinativi, interni e ancor più esteri.
Secondo la tipologia di beni prodotti, diminuisce l’indice complessivo della produzione dei beni intermedi, che registrano un -6,2%, e dei beni di consumo, con un -4,5%.
Positiva invece la produzione per i beni di investimento: +2,1%.
A livello settoriale le uniche attività economiche in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 sono le macchine e gli apparecchi meccanici, comparto legato ai beni di investimento, che registra un +2,4% e il marmo, vetro e ceramica con un +1,1% che segue la tendenza positiva del settore dell’edilizia.
Negative le variazioni di tutti gli altri settori, con flessioni più ampie per le macchine elettriche ed elettroniche (-6,8%), il tessile e abbigliamento (-7%) e la gomma e plastica (-12,7%).
Gli altri indicatori
Nei mesi aprile-giugno del 2023 il fatturato totale delle imprese manifatturiere registra un calo significativo pari al -3% su base annua. A determinarlo è soprattutto la componente estera.
L’andamento si riflette su tutti i settori ma colpisce maggiormente il comparto legato ai beni intermedi della gomma e plastica (-13,5%) e quelli dei beni di consumo: tessile e abbigliamento (-9,2%) e legno e mobile (-6,1%).
Previsioni
Le attese degli imprenditori del comparto manifatturiero rimangono cautamente positive ma in netto peggioramento rispetto a quelle registrate nel primo trimestre del 2023.
In media, scende a 37% la quota di imprenditori che scommettono sull’aumento della produzione tra luglio e settembre. Anche le previsioni degli ordini rimangono in territorio positivo ma diminuiscono gli imprenditori che prevedono un aumento.