
VeGAL capofila del progetto europeo ECOVINEGOALS: rete internazionale per il futuro della viticoltura veneta
VeGAL è il partner capofila del progetto europeo, nato per affrontare la sfida dei sistemi di viticoltura intensiva e dei loro effetti nella regione adriatico-ionica, con l’obiettivo di sviluppare strumenti e
strategie innovativi comuni per tutti i paesi coinvolti.
Giorgio Fregonese, il Presidente di VeGAL, spiega gli obiettivi del progetto: “Nelle regioni coinvolte, la viticoltura rappresenta uno dei settori economici più importanti e redditizi.
Proprio per questo, il suo impatto sull’ambiente e sulle risorse territoriali non può più essere ignorato.
La vera forza di ECOVINEGOALS, nonché ciò che rende il progetto altamente innovativo, è la collaborazione tra Stati e stakeholder con necessità e visioni diverse per un obiettivo comune: la transizione agroecologica”.
L’impegno, ha spiegato il Presidente, è quello di promuovere la sostenibilità e la resilienza nella viticoltura, incoraggiando la transizione da colture intensive a sistemi agroecologici che preservino gli habitat naturali e il paesaggio, ma che allo stesso tempo siano produttivi e vantaggiosi.
Servirà per creare strumenti e pratiche coordinate a livello europeo per la transizione agroecologica da attuare nelle nostre aree vitivinicole.
Gli altri partner appartenenti tutti all’area ADRiatico-IONica sono:
Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Grecia e Italia.
Fregonese conclude: “Ci attende un anno di lavori, il cui scopo è studiare e diffondere una strategia comune a tutti i nostri Stati, per condividere sistemi di coltivazioni agroecologici, conciliando la viticoltura con la conservazione del paesaggio arrivando fino a creare una rete stabile tra i partner che sia in grado di promuovere una partecipazione attiva ai processi che regolano il territorio.”
La viticoltura agroecologica mette al centro la cura del paesaggio, la salvaguardia dell’ambiente e la produttività dell’agricoltura con l’obiettivo di:
– gestire e preservare la biodiversità
– dare massima diversità al ciclo produttivo
– rafforzare le economie locali
– stabilizzare l’occupazione rurale.
Il progetto si concluderà ad agosto 2022 con la firma di una lettera d’intenti a favore di
una viticoltura più sostenibile.