Vaccinazioni covid a Pordenone/Non c’è accordo tra Ente Fiera e Asfo

A complicare il piano di vaccinazione di Pordenone arrivano in questi giorni nuove polemiche legate alla possibile location.
A molti era piaciuto l’uso dei padiglioni della Fiera cittadina per i tamponi: una scelta che era parsa logica e ben utilizzabile, ma che ora sembra di difficile replica per la campagna vaccinale.
Un problema di costi troppo elevati, hanno fatto sapere dall’Asfo, ma la dichiarazione non è piaciuta all’Ente Fiera che ha replicato sottolineando come nessuno della Sanità pordenonese si sia fatto avanti e, allo stesso modo, non sia stata avanzata alcuna offerta specifica dall’Ente.
Fonti di stampa parlano di un costo per l’operazione che si aggirerebbe intorno ai 40 mila euro, mentre per una location alternativa (la palestra Gallini) ne basterebbero 6 mila.
La speranza è che, semplicemente, le parti non siano parlate abbastanza o sufficientemente chiaramente, perchè la soluzione polo fieristico per le vaccinazioni appare davvero come la più pratica per i cittadini.
La questione è diventata, ovviamente, molto politica, con il Pd Conficoni a chiedere lumi al sindaco Ciriani che a gennaio aveva assicurato di avere in mano un piano completo per trasformare i padiglioni di viale Treviso in Polo vaccinale.
“Ci domandiamo se l’azienda sanitaria del Friuli Occidentale abbia meno fondi da investire nella campagna vaccinale di quella del Friuli Centrale o se la fiera di Pordenone sia più esosa di quella udinese.”, si domanda Conficoni ricordando come nel capoluogo friulano la scelta sia proprio ricaduta sugli spazi fieristici (Al vero anche a Gorizia – ndr).