Treviso

Una Pasqua con maggiori costi e inflazione sui panificatori e pasticceri trevigiani

«Le pasticcerie, i panificatori e i cioccolatieri artigiani trevigiani stanno assorbendo la pressione dei prezzi delle materie prime e la maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute contenute sui prezzi praticati alla clientela».
Afferma Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.

Un “semaforo rosso” che coinvolge 586 imprese artigiane, il 72.6% del totale imprese del settore, e i loro oltre 2.600 addetti.
Farine aumentate del 10% in un anno, più 5,6% per lo zucchero, addirittura rincari del 17,4% per il burro e del 19% per l’olio di semi.
Senza contare il balzo “mostruoso” del gas (+350%) e dell’energia elettrica.

Dall’esame dell’indice dei prezzi degli “altri prodotti di panetteria e pasticceria” – la voce che comprende i prodotti di pasticceria freschi – emerge che a febbraio 2022 l’Italia segna un aumento dei prezzi che si ferma al 2,5%, in linea con la dinamica dei prezzi no energy (+2,3%). Una crescita più moderata del +3,5% dell’Eurozona e del +4,0% dell’Ue a 27, risultando meno accentuata rispetto altri 23 paesi dell’Unione europea a 27, e in particolare rispetto al +7,5% della Spagna e del +4,2% della Germania; fa meglio dell’Italia la Francia (+1,2%), anche grazie al minore aumento dei prezzi dell’energia elettrica, favorito dall’elevata quota di produzione di elettricità con il nucleare.

Sono interessate nella Marca 807 imprese (pari al 19.22% del totale veneto) della pasticceria e del settore dolciario che include produzione manifatturiera di biscotti, cacao, cioccolato e gelati) con una alta vocazione artigianale: le 586 imprese artigiane, rappresentano il 72,6% delle imprese totali del settore in esame.
In termini di addetti il comparto occupa 4.561 persone di cui 2.637 nell’artigianato.

“Il made in Treviso dei dolci da ricorrenza ha registrato nel 2021 una flessione rispetto al 2020 pari al 4.6% (-15milioni di euro).
Lo scorso anno abbiamo esportato nel mondo 284,5 milioni di euro di prodotti da forno.
I cinque mercati di riferimento dei dolci da ricorrenza made in Treviso sono: Germania, Francia, Paesi Bassi, Svizzera e regno Unito”.

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