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Un successo la prima 24ore del Lago di Santa Croce

Si è concluso domenica mattina il grande evento organizzato da Ultracycling Italia che ha visto la conca dell’Alpago divenire meta per ciclisti appassionati delle lunghe distanze. Non solamente italiani, ma anche atleti di alto livello provenienti da diverse nazioni come l’Austria, Lettonia, Germania, Polonia e Svizzera.

Cornice della gara le sponde del lago di Santa Croce che hanno saputo regalare tante emozioni ai 50 partecipanti che si sono sfidati a suon di pedalate lungo un percorso non proprio così banale, come può apparire a prima vista analizzando semplicemente i dati tecnici.

«Un giro è caratterizzato da 17 chilometri per poco più di 100 metri di dislivello positivo» ha commentato Roman Glaus, vincitore della 24 ore. «Affrontarlo 43 volte per un totale di 731 chilometri e 5300 metri di dislivello positivo, non è così semplice. Anzi! Apparentemente è un giro veloce, semplice, che può sembrare banale per chi è abituato alle gare di ultracycling, ma allo stesso tempo non ti permette di mollare mai. Un percorso veramente bello che ha saputo mettere alla prova tutti noi.»

L’Alpago ha accolto così la nuova edizione della Time Trial, rinnovata soprattutto nella location scelta da Roberto Picco, portavoce e mente dell’Ultracycling Italia. «Solitamente la 24h di fine estate si svolgeva sulle colline di San Pietro di Feletto, ma quest’anno abbiamo voluto rendere omaggio alla conca alpagota che negli ultimi anni ha ospitato più volte il Giro d’Italia e fa da cornice negli ultimi chilometri dell’Ultracycling Dolomitica, una delle competizioni più dura al mondo.»

E, visti i commenti di apprezzamento e soddisfazione ricevuti da tutti i partecipanti, la nuova formula della Time Trial 24h del lago di Santa Croce è stata promossa a pieni voti.

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