Treviso

Treviso: denunciate famiglie Rom con reddito di cittadinanza ma con fiorenti attività. Scoperti 5 appartamenti allacciati all’Enel abusivamente da 10 anni

Agenti della Questura di Treviso, a conclusione di un’articolata attività di indagine, hanno denunciato:
• 13 persone per indebita percezione del reddito di cittadinanza;

  • 10 persone per concorso in furto aggravato e continuato di energia elettrica;
  • 11 persone per false dichiarazioni su residenze e nuclei famigliari;
  • 1 persona per sostituzione di persona.

Tutto è partito con degli approfondimenti sull’erogazione del reddito di cittadinanza a favore di alcune famiglie rom residenti a Treviso e provincia,
Nel corso della verifica è emerso che hanno arrecato un danno all’INPS per 15 mila euro per aver percepito il reddito tramite dichiarazioni false su: residenza, composizione nucleo familiare, l’attività lavorativa svolta e l’effettiva disponibilità di mezzi di sostentamento.

Tra le altre cose è stato accertato che due degli indagati, padre e figlio, dichiaratisi disoccupati e nullatenenti, avevano in realtà svolto attività di commercio di autovetture, vendendo, in circa quattro anni, ben 159 veicoli, ed ottenendo altresì un appartamento Ater a canone simbolico.

Stessa scoperta è stata fatta per un altro indagato, dichiaratosi anch’esso disoccupato e nullatenente, che, in circa tre anni, aveva compravenduto ben 67 veicoli, peraltro svolgendo l’attività mentre era agli arresti domiciliari.

Infine, l’indagine ha permesso di scoprire anche delle anomalie nei consumi delle utenze domestiche: bollette elettriche per poche decine di euro a bimestre a fronte di cinque unità abitative presenti in un unico sito rom di Treviso ed occupate da altrettante famiglie.
Tutte erano abusivamente allacciate alla rete elettrica da circa 10 anni, con un danno stimato per l’Enel di diverse decine di migliaia di euro.

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