Treviso

Treviso dedica la più grande retrospettiva al “Divin Pitor”, Paris Bordon

Treviso conferma la propria presenza sul palcoscenico della grande arte con un’iniziativa dall’alto valore culturale e di respiro internazionale.

La Città dedica, infatti, al suo più grande pittore, Paris Bordon (Treviso 1500 – Venezia 1571), definito dallo storiografo veneziano Marco Boschini, il “Divin Pitor” – termine che ha usato solo per Raffaello e Tiziano – la più ampia monografica mai realizzata finora con opere eccezionali, molte delle quali mai esposte in Italia.
La rassegna, che sarà allestita al Museo Santa Caterina dal 25 febbraio al 26 giugno 2022, è curata da Arturo Galansino e da Simone Facchinetti.

La mostra racconta la creatività e la qualità straordinaria dell’opera dell’allievo di Tiziano, riunendo i suoi capolavori provenienti dai più prestigiosi musei del mondo, tra i quali l’Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Puskin di Mosca, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l’Ashmolean Museum di Oxford, ma anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze o i Musei Vaticani.

Una novità assoluta che intende riscoprire la varietà e la ricchezza della produzione del genio trevigiano attraverso i suoi sensuali ritratti, le rappresentazioni mitologiche, le scene sacre delle grandi pale d’altare e le piccole opere destinate alla devozione privata.
Si passa così dai primi ritratti “al naturale”, di impronta palmesca e tizianesca (in mostra verrà esposto il più antico ritratto realizzato da Paris Bordon del 1523, proveniente dall’Alte Pinakothek di Monaco) a quelli segnati da un sofisticato manierismo, nati in un clima internazionale.
Numerosi i ritratti femminili, spesso di cortigiane raffigurate come divinità mitologiche, ad evocare una bellezza ideale, lontana e trasfigurata.
È il caso del sorprendente Ritratto di donna allo specchio proveniente dalla Galleria Canesso di Parigi.

Accompagna la mostra il catalogo edito da Marsilio Editori.

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