Tessera/Il futuro di Superjet (200 posti di lavoro) legato al rinnovo di un accordo italo russo

Un pezzo importante della storia industriale veneziana rischia di chiudere per il mancato aggiornamento di un acccordo bilaterale tra Italia e Russia.
Si tratta della Superjet, una joint venture tra l’italiana Alenia Aermacchi e la russa Sukhoi Holding, che a Tessera da lavoro a 200 persone, più altrettante nell’indotto.
Il problema può sembrare banale, ma non lo è: Roma e Mosca devono rinnovare quell’intesa entro il 12 settembre, o il futuro di questi 400 posti di lavoro rischiano di dissolversi come neve al sole.
Si tratta di una struttura che mediamente “lavora” una quindicina di grandi velivoli all’anno, provvedendo ai loro interni, alla manutenzione e perfino alla commercializzazione.
Nel timore che qualcosa vada storto e che l’importante socio russo emigri altrove, si stanno muovendo politici di colore diverso.
Nicola Pellicani del PD ha presentato sull’argomento un’interrogazione alla Camera che chiede al Ministro degli Esteri di confermare l’accordo prima della data fatidica.
Pellicani osserva poi che in un momento in cui si parla di rilancio del paese, rinascita e Pnrr non ci si può permettere di perdere un’eccellenza italiana come l’industria che ha sede a Tessera.
Parla di eccellenza veneziana, veneta e nazionale anche Raffaele Speranzon di Fratelli d’Italia.
Il politico veneziano annuncia che il suo gruppo attiverà l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e tutti i rappresentanti del partito, fino agli europarlamentari, affinché la questione Superjet non venga dimenticata.
Governo nazionale e Commissione Europea, afferma, vanno costantemente sollecitati per portare a casa il risultato.