Telenovela stazione di Oderzo: sui Social la risposta della Sindaca all’interpellanza dei 5S
Fa ancora discutere il destino del fabbricato della stazione ferroviaria di Oderzo dopo che la società di pallamano ha reso noto, in data 19/12/2023, di aver rinunciato alla convenzione di comodato sottoscritta nel 2015 con RFI.
Da tempo, interpellata sulla vicenda, la sindaca di Oderzo Maria Scardellato si è sempre dichiarata disponibile a prendere accordi per rilevare la struttura. Ma recentemente, “a dar fuoco alle polveri”, c’è stata una interrogazione da parte del gruppo consiliare Movimento 5 stelle che il “primo cittadino” non ha gradito.
La risposta non si è fatta attendere, dettagliata in quattro pagine dove la Sindaca ha voluto riepilogare punto per punto il percorso, compresi gli incontri con il presidente e vice presidente della Pallamano Oderzo.
“Dichiarazioni che non posso accettare”, dice la Sindaca Scardellato riferendosi all’interrogazione dei grillini che evidentemente non hanno dimostrato di conoscere a fondo la vicenda lunga 8 anni, oppure non sono stati adeguatamente informati su tutti i particolari del contratto in essere tra ASD Pallamano Oderzo e RFI.
Dettagliata invece è stata la risposta della Sindaca che in apertura richiama gli articoli sul comodato d’uso della stazione e poi in ordine cronologico tutte le vicende che hanno contrassegnato la Stazione, richiamando articoli della stampa assieme a richieste, risposte, documentazioni intercorse tra Pallamano e Comune.
La lunga risposta al gruppo consiliare 5 stelle termina con l’ultimo episodio: la richiesta al Comune da parte del Presidente della Pallamano, di subentro alla convenzione e la cessione per 20 mila euro dei progetti redatti sinora. Proposta che la Sindaca ha rifiutato.
Ai cittadini e di conseguenza ai rappresentanti dei 5 Stelle in Consiglio Comunale, il primo cittadino ha dunque riportato tutti particolari della vicenda che è ora giunta al termine.
La speranza che con nuovi “attori” Oderzo possa finalmente entrare in possesso dello stabile come da tempo hanno fatto San Biagio di Callalta, Ponte di Piave e Motta di Livenza.