Venezia

Sudan/L’imprenditore veneto prigioniero? Chiesto riscatto a famiglia, interrogazione al parlamento Ue

Bruxelles – “L’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue non ritiene di doversi attivare immediatamente per la liberazione di Marco Zennaro, cittadino europeo, detenuto in un Paese extra-europeo?
L’Unione Europea dovrebbe esprimersi rapidamente e chiaramente a condanna delle autorità sudanesi responsabili di una grave violazione dei diritti umani.
Zennaro, imprenditore veneziano, è prigioniero in Sudan da oltre 50 giorni.
Si trovava in Africa per lavoro: a inizio aprile è stato fermato e rinchiuso in una prigione di Khartoum.
Accusato di frode ma, non si esclude possa invece essere vittima di un sequestro a scopo di estorsione.
Per la sua liberazione, infatti, sono stati chiesti 700.000 euro ai parenti.


Secondo notizie di stampa, la famiglia avrebbe ricevuto richieste di pagamento accompagnate da riferimenti al caso di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito e ucciso in Egitto nel 2016.
Attualmente il nostro connazionale si trova in una cella con altri 30 detenuti in condizioni disumane, il suo stato di salute richiederebbe il ricovero in ospedale, ma al momento le autorità sudanesi hanno ritenuto il ricovero non essenziale.


Inoltre, Zennaro non avrebbe diritto di visita e sarebbe vessato da continue pressioni psicologiche”.
Lo rende noto l’europarlamentare veneto Gianantonio Da Re, firmatario dell’interrogazione depositata oggi per richiedere l’intervento immediato dell’Unione Europea per la liberazione dell’imprenditore veneziano.

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