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studio di Savno e Ipsia Conegliano: quasi la metà delle batterie buttate funziona ancora

Il 39% delle batterie più comuni che finiscono negli ecocentri – quelle utilizzate per alimentare la gran parte dei telecomandi, sveglie e dispositivi domestici – potrebbe essere utilizzata ancora.
A dirlo è uno studio effettuato dagli studenti della classe 4APE dell’istituto superiore Galilei settore professionale di Conegliano, con il supporto di Savno.

L’analisi, condotta tra novembre 2021 e il febbraio scorso, ha preso in esame la “qualità” delle batterie AA e AAA conferite negli ecocentri di Godega di Sant’Urbano e San Fior, suddivise per fasce di tensione: molto scariche e scarsamente utilizzabili (meno di 1 Volt residuo), abbastanza scariche (tra 1,1 e 1,19 Volt residui), parzialmente cariche e ancora utilizzabili in molti apparecchi (tra 1,2 e 1,49 Volt residui), e molto cariche e utilizzabili ovunque, talvolta nuove (più di 1,5 Volt residui).

Curiosi i risultati emersi su un totale di 2.055 unità analizzate.
“Le misurazioni evidenziano che una buona quantità di batterie buttate, l’11%, è molto carica, mentre il 28% potrebbe avere una seconda vita, se utilizzata in dispositivi diversi – spiegano i professori Luigi Pavan e Angelo Vanni, referenti del progetto, e la dirigente scolastica Maria Chiara Massenz.
Secondo le rilevazioni, buona parte degli apparecchi elettronici di comune impiego, al netto dei diversi modelli sul mercato, potrebbero sfruttare cariche fino a circa 1 Volt”.

La percentuale di batterie molto cariche gettate avrebbe potuto raggiungere addirittura il 15-20%.
“La media si è abbassata all’11% a causa di valutazioni di prodotti già abbondantemente compromessi, ricoperti di ruggine e incrostazioni – evidenziano i docenti, che hanno seguito da vicino lo studio insieme ai ragazzi – Questo ci ha portato a pensare che spesso l’utente, per comodità, conservi le batterie per molto tempo prima di buttarle: se gli accumulatori venissero gettati subito, appena estratti dall’apparecchio, l’entità dello spreco sarebbe ancora più rilevante”.

“Questo studio aumenta la consapevolezza: utilizzare correttamente le batterie porta a un risparmio nel portafoglio e ad un impatto ambientale notevolmente ridotto, commenta il presidente di Savno, Giacomo De Luca ”.

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