
Sperpera il denaro della madre, scoperta, si toglie la vita
Una settimana fa la Guardia di Finanza di Treviso aveva concluso le indagini su lei accertando una grave, triste situazione: in meno di 10 anni, Isabella Bandiera era accusata di aver dilapidato il denaro dell’anziana madre della quale era stata nominata amministratrice di sostegno.
Stilista, nota come Isabella Bandi, sembra non aver retto la situazione che lei stessa aveva creato, e sette giorni dopo, sabato scorso, si è tolta la vita nella sua casa di Crocetta del Montello.
Secondo le indagini, dal 2011 aveva attinto a piene mani al cospicuo capitale della madre ricoverata da anni in una casa di cura e in stato vegetativo.
La donna aveva tra l’altro incassato un risarcimento di un milione e 300 mila euro.
La figlia, secondo gli accertamenti, ne aveva spesi un milione e 600 mila.
Investimenti finanziari, anche all’estero, titoli, ma anche viaggi, alberghi, ristoranti e prodotti costosi: il denaro se n’era andato via così.
Le prove contro di lei erano talmente solide da aver convinto il magistrato a porre sotto sequestro i suoi beni.
L’indagine era invece partita dopo i dubbi del Giudice tutelare che già due anni fa aveva preferito togliere ad isabella il ruolo di Amminstratrice di sostegno, delegando un’altra persona.
Ora il triste epilogo dell’intera vicenda: l’ultimo saluto a Isabella, morta suicida a soli 37 anni, saranno domani, sabato, alla chiesa parrocchiale di Ciano del Montello, alle 14.30.