Venezia

Souvenir veneziani spacciati per made in Italy, ma arrivavano dalla Cina

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato oltre 70.000 souvenir prodotti in Cina, riportanti segni, figure e scritte che inducevano il consumatore a ritenere che i prodotti fossero di origine italiana.
Una volta immessi in commercio, avrebbero generato ricavi stimati in 350 mila euro.

Il grossista è stato individuato ancora una volta al Centro Ingrosso Cina di padova: specializzato nell’importazione di souvenir, aveva in magazzino oltre 5.000 articoli falsi made in Italy, pur riportando, in maniera poco visibile, anche indicazioni sull’origine o provenienza estera dei prodotti.

Il magazzino di stoccaggio si trovava invece a qualche chilometro di distanza, sempre nella zona industriale del capoluogo, dove è stato poi sequestrato l’intero carico, importato direttamente dalla Cina, composto da altri 65.000 prodotti non a norma.

La merce in questione, destinata al distretto turistico di Venezia, era composta principalmente da souvenir dotati di calamite: tazzine, bicchieri, apribottiglie e portachiavi ornamentali, con immagini e segni evocativi della città lagunare, tutti recanti il simbolo della bandiera italiana in violazione della normativa di settore.

Il titolare dell’impresa commerciale è stato deferito alla Procura della Repubblica di Padova e dovrà rispondere del reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

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