Treviso

Situazione Covid nel trevigiano: per Benazzi ospedali sotto pressione ma Rt in calo. I benefici tra 15gg. Il maggior numero di positivi nell’Opitergino-Mottense vicino ad aree di confine

Stamani il Direttore Generale della Ulss2 Benazzi ha fatto il punto della situazione sulla diffusione del Covid in provincia di Treviso e, di conseguenza, descritto il quadro della campagna vaccinale in corso.

“Non abbiamo ancora raggiunto il picco di questa terza ondata, ha dichiarato, la situazione è ancora difficile.

Pensavamo di raggiungerlo tra il 25 e 26 di marzo, ma ci sono ancora 10/11 ricoveri in più rispetto alla settimana scorsa”.

Questo comporta una forte pressione sugli ospedali e di conseguenza devono essere ridotte le attività chirurgiche, per dare respiro alle terapie intensive (44 persone sino ad oggi ricoverate in tutta l’Ulss2), sub-intensive (54), e ricoveri ordinari (281).

Tutti gli interventi urgenti vengono garantiti, come gli interventi sui pazienti oncologici.

La speranza è che questo picco passi presto e si possa riprendere nel giro di 15 giorni le normali attività.

Nonostante la situazione attuale, si possono ancora effettuare le visite specialistiche.

Per quanto riguarda la diponibilità di posti letto, l’Ulss 2 ne ha attivati 16 di terapia intensiva per affrontare il periodo pasquale (se si riscontrerà un incremento).

Ci sono poi ancora disponibilità di ulteriori posti letto anche negli ospedali di Comunità.

Sistema tamponi: funziona il tracciamento.

Finora, ha ricordato Benazzi, siamo arrivati a 583.756, ieri ne sono stati eseguiti 1.735, con una positività pari al 14,54% (dunque ancora alta).

Un segnale positivo arriva dall’Rt.

Il valore odierno è attorno all’1, con un “intervallo di confidenza” tra 0,88 e 1.

“Questo ci fa ben sperare che in pochi giorni, se continua così, andiamo sotto l’1”.

Benazzi ha poi citato il parametro ministeriale dei 250 positivi su 100 mila abitanti, analizzando distretto per distretto.

Il valore medio dell’Ulss di Treviso è 118, quindi in calo.

Migliora il parametro nell’asolano che aveva raggiunto il valore di 268, oggi siamo a 192.

Pieve a 174 (-20), Treviso Nord è a 215 (-1) ed è quello più positivo ma che risente molto delle sacche di aree di confine, dove vengono riscontrate positività maggiori. Treviso Sud è 171 (-10).

Questo ci indica che siamo in decompressione, ha aggiunto il Direttore, che però ancora non si riflette sugli ospedali.

Per vedere gli effetti su ricoveri ordinari e terapie intensive e sub intensive bisognerà attendere altri 15 giorni.

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