Sindaci del litorale Veneto a confrontano per ridurre rischio incendi nelle pinete

Tra i record che l’estate appena trascorsa, oltre alle presenze turistiche, il caldo che ha disintegrato ogni precedente storico, provocando serie difficoltà alle produzioni agricole ma, soprattutto, esponendo parte del territorio al rischio di incendi.
Sulla costa, come in molte altre parti del Veneto e dell’Italia, i roghi non sono infatti mancati in questa che è stata l’estata più arida degli ultimi 5 secoli.
A fine giugno un incendio di medie proporzioni si è sviluppato alle spalle della laguna del Mort, verso Valle Ossi, al confine tra Eraclea e Jesolo, distruggendo 4-5 ettari di vegetazione.
A Bibione, in pieno luglio, un vasto rogo è divampato a ridosso della pineta, in zona faro, rendendo necessario anche l’intervento di un canadair inviato da Ciampino.
Nemmeno Cavallino-Treporti è stata esente da un piccolo incendio, domato fortunatamente in breve tempo.
Proprio per fare il punto della situazione, la Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto si è riunita online per definire con dirigenti e tecnici regionali le strategie più idonee nel breve e nel medio periodo per prevenire i rischi di incendio nelle pinete.
E’ stato deciso di varare entro fine anno una proposta progettuale triennale.
Sul breve e medio periodo servirà intervenire con la ricostruzione delle zone distrutte dal fuoco tramite azioni di silvicultura.
Servirà anche pensare a soluzioni per curare le pinete prevedendo interventi idonei, dove possibile, a creare percorsi d’accesso per i mezzi di antincendio.
Altro fronte sarà la possibilità di portare il più vicino possibile alle aree delle pinete delle linee di idranti.
Per tutte le questioni si tratta di reperire fondi importanti, oltre al fatto di dover intervenire in aree pubbliche, ma anche in gestione a privati.