Treviso

Sia Fuel replica allo Studio3A: 3 automobilisti rimasti a piedi dopo il rifornimento al distributore di Campodipietra è carenza manutenzione delle auto, non il gasolio

Pubblichiamo una richiesta di rettifica fattaci pervenire dalla Sia Fuel di Paese in merito all’articolo pubblicato nei giorni scorsi nel quale lo Studio3A informava come tre suoi assistiti si fossero rivolti ai loro legali per una controversia nata dopo un rifornimento di gasolio effettuato presso il distributore “SIA Fuel” di Campodipietra, in comune di Salgareda.

Ebbene la società, tramite il suo legale ci riferisce che “il carburante da loro acquistato e portato nelle varie pompe è soggetto a rigorosi controlli e analisi e la sua qualità è opportunamente certificata”.

Inoltre, “i tre casi segnalati dallo Studio3A Spa non sono assolutamente indicativi di una insufficiente qualità del gasolio”.

A riprova, segnalano come le autobotti che trasportano il gasolio mediamente riforniscono tre punti di distribuzione.
Se il fatto sussistesse, altri casi si sarebbero verificati in altre pompe con lo stesso marchio e i clienti danneggiati sarebbero stati in centinaia.

A parziale discolpa la Sia Fuel riporta anche una possibile spiegazione all’accaduto: “ il gasolio per autotrazione per legge deve contenere una consistente percentuale di Biodiesel, che nei periodi più caldi (estate) può condurre alla proliferazione di microorganismi ed evidenziamo che i tre casi oggetto dell’articolo, si sono verificati d’estate”
“Al fine di prevenire efficacemente tale fenomeno, la Sai Fuel presso i propri punti vendita utilizza appositi additivi forniti da un’azienda certificata, che vengono regolarmente immessi nelle cisterne”.

Infine, secondo la Sia Fuel, quanto accaduto non è da ricondurre a carburante inquinato, ipotizza perciò che “la concentrazione di impurità asseritamente rilevata nei serbatoi di quelle autovetture dipenda dalla sedimentazione formatasi negli stessi nel tempo ovvero da carente manutenzione delle vetture medesime”.

La Sia Fuel conclude che i casi segnalati dallo Studio3A non sono stati segnalati alla propria compagnia assicuratrice “alla fine”, ma lo ha fatto subito a seguito delle segnalazioni, anche per via prudenziale.

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