Scuola/In regione il caso della prima classe a Sesto al Reghena
Trieste – La VI Commissione regionale si è occupata del “caso” dell’istituto comprensivo di Cordovado, in particolare del ridimensionamento delle prime classi elementari con l’azzeramento di quella di Sesto al Reghena e l’apertura di due sezioni a Bagnarola.
Ne dà notizia, in una nota, il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis, che ha sollevato il problema presentando una interrogazione in Consiglio regionale.
“All’assessore Alessia Rosolen – ha spiegato Centis – ho ribadito l’opportunità di intervenire a sostegno del mantenimento della scuola e delle classi prime in entrambi i paesi come forma di attenzione non soltanto per i bambini e i ragazzi che la frequentano, ma anche per le loro famiglie”.
“Il ruolo sociale che la scuola svolge in quelle due comunità – ha proseguito il consigliere – è di fondamentale importanza, rappresentando un punto di riferimento anche a livello territoriale.
Per questo necessita di una politica di sostegno e aiuto tali da non costringere studenti e famiglie a privilegiare scelte alternative oltre il confine regionale.
Un confine – ha sottolineato Centis – che dista pochi chilometri e che sembra essere in grado di dare quelle risposte che da noi si fanno attendere”.
“Nella sua replica Rosolen ha confermato attenzione e azioni di sostegno della Regione per una proposta formativa scolastica che rimarrà inalterata nonostante il prossimo anno farà registrare migliaia di iscritti in meno a livello regionale.
Personale docente in numero adeguato e maggiori investimenti sull’edilizia scolastica – ha concluso Centis – sono l’impegno che siamo riusciti a “strappare” all’assessore nella consapevolezza che la “partita” di Sesto al Reghena non è chiusa definitivamente: l’attenzione, infatti, volge ora verso l’anno scolastico 2023/24 con l’obiettivo di riaprire una classe prima anche a Sesto al Reghena”.