Scoperta dalla Finanza area di 2 mila mq usata per stoccare e smaltire illegalmente amianto
Una vasta area di 2 mila mq posta sotto sequestro.
È il bilancio di un’operazione condotta dai Finanzieri della Tenenza di Occhiobello che, nel corso di un controllo del territorio, hanno individuato un’area ubicata nel comune di Fiesso Umbertiano (Rovigo), dove un cinese stava smaltendo illegalmente circa una tonnellata di amianto.
In particolare, i Finanzieri hanno scoperto che, presumibilmente per risparmiare sui costi di bonifica, il responsabile aveva fisicamente rimosso lastre di amianto dal tetto di un fabbricato e, successivamente, stava procedendo alla loro frantumazione e polverizzazione.
Ovviamente, una pratica assolutamente vietata dalla legge per l’altissimo grado di pericolosità costituito proprio dalle fibre di amianto che, a seguito di comportamenti avventati, vengono pericolosamente disperse nell’aria.
Le operazioni di bonifica devono, infatti, essere effettuate in sicurezza da personale competente.
Al termine degli accertamenti e delle analisi eseguite, grazie anche al supporto dell’ARPAV, dopo aver identificato il responsabile, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell’intera area cortiliva sulla quale erano sparsi in maniera incontrollata i residui delle lavorazioni, oltre all’abitazione con annesso magazzino all’interno delle quali era accatastato alla rinfusa un ulteriore e ingente quantitativo di lastre di amianto in attesa di essere demolite.
Nel complesso, la presenza di amianto è stata stimata in circa 1000 kg di rifiuti, classificati speciali e/o pericolosi da parte dell’ARPAV, con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria del cinese per la violazione di cui all’art. 256 del D. Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 (Testo Unico delle Leggi Ambientali).