Scontro a Mira per la piazza ai Martiri delle Foibe/Speranzon: “Atto di civiltà. Fa orrore chi vuole ostacolare il ricordo di migliaia di morti”

“Intitolare una piazza alla memoria dei Martiri delle foibe è un atto di civiltà, nei confronti della storia, di tutte le vittime innocenti, delle loro famiglie e dell’intera Comunità Nazionale.
È orribile ostacolare il ricordo di migliaia di vittime del comunismo”: sullo scontro politico scoppiato a Mira sull’intitolazione di una piazza ai Martiri delle foibe interviene così il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, il veneziano Raffaele
Speranzon, primo firmatario al riguardo di una mozione approvata dal Consiglio Regionale.
“L’orrore delle foibe scuote le nostre coscienze: lo ha detto il Presidente della Repubblica poche settimane fa, in occasione del Giorno del Ricordo, ed abbiamo tutti il dovere di riconoscere e ricordare questo dramma italiano”, sottolinea Speranzon. “C’è chi dice che non va fatta confusione, avvicinando il nome di questa piazza a quella dove sorge il monumento ai caduti della Resistenza: credo al contrario sia un atto di giustizia e civiltà ricordare sia le vittime innocenti dei nazisti, che quelle dei crimini dei comunisti.
Non vorrei che la questione dello spazio da dedicare sia solo un pretesto per rinviare vergognosamente una decisione attesa da quasi vent’anni”.
“Non stupisce che a voler mettere ostacoli a questa iniziativa – approvata dal Consiglio comunale di Mira nel lontano 2003 – ci siano ex consiglieri comunali che appartengono ad aree politiche di sinistra che evidentemente non hanno ancora fatto i conti con la propria storia e cercano di nascondere gli orrendi crimini del comunismo”, conclude Speranzon.