Venezia

Sandonatese sfascia l’auto in A4 a Latisana centrando una trave seminata da un camion, ma Autovie non risarcisce

Sfascia la macchina in autostrada, e con lui altri tre malcapitati, centrando in pieno una trave di legno seminata da qualche camion, ma Autovie Venete, gestore della rete, non intende risarcire i danni di oltre duemila euro al veicolo.
Secondo la tesi sostenuta dalla Società, era impossibile rimuovere l’ostacolo prima: per la cronaca, ci sono voluti almeno quaranta minuti.

La brutta avventura è capitata a un 34enne di San Donà di Piave che si è rivolto a Studio3A per essere risarcito.

L’automobilista, alle 17.50 del 28 gennaio 2021, stava procedendo con la sua Seat Ateca sulla A4 in direzione Trieste quando, in territorio di Ronchis, a trecento metri dall’uscita di Latisana, a una 120 km/h, si è trovato all’improvviso l’ostacolo lungo 2 metri che occupava la corsia di sorpasso e quella centrale: impossibile evitarla a causa della presenza sulla corsia a fianco di mezzi pesanti.
L’impatto, violento, è inevitabile, e non sarà l’unico: prima di lui, e dopo, in rapida sequenza finiscono contro l’ostacolo almeno altri tre mezzi.
Nei display non viene riportato alcun avviso di pericolo.

Tutti gli automobilisti coinvolti si sono fermati in corsia di emergenza per verificare i danni e per dare subito l’allarme: per due vetture, peraltro, tra cui quella del 34enne, è necessario l’intervento del carro attrezzi.

Sul posto anche una pattuglia della Polizia stradale che ha raccolto le dichiarazioni.
Gli agenti hanno tentato di risalire al mezzo che ha perso il carico, ma senza risultato.

Il conducente dell’Ateca, si è dunque rivolto a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritto dei cittadini, che ha quindi presentato una dettagliata richiesta danni, corredata con tutta la documentazione, ad Autovie Venete.

Di fronte alla richiesta danni: pneumatico distrutto, danni al braccio guida della ruota e i montanti degli ammortizzatori, per 1.900 euro oltre a 300 euro di fermo tecnico, per un totale di 2.200 euro, Autovie ha risposto picche, non disconoscendo l’accaduto, ma invocando il caso fortuito, la imprevedibilità e l’inevitabilità e sostenendo che il personale non poteva intervenire più celermente per rimuovere la trave.Studio3A ha subito rinnovato la richiesta contestando queste affermazioni e tornendo a chiedere i danni per conto del proprio assistito.

E in caso di ulteriori dinieghi, è pronto ad adire anche le vie legali.

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