San Donà/I percorsi ciclopedonali lungo il Piave: rispettare le regole
Con l’arrivo della bella stagione, escono dai garage le biciclette e dagli armadi le tute da jogging: insomma, tornano in auge anche gli splendidi percorsi ciclopedonali lungo il Piave.
A tal proposito, Valerio Busato, Presidente del Consorzio BIM Basso Piave ha voluto rendere pubblica quest’oggi una lettera – raccomandazione proprio destinata ai fruitori di quei percorsi.
“Il percorso ciclopedonale lungo la Piave, valore aggiunto per la qualità di vita degli utenti e dei residenti, di proprietà del Consorzio BIM Basso Piave ma ad uso pubblico, è immerso nel verde e si sviluppa su circa 50 km di strade bianche, lontano dalle auto, ad utilizzo esclusivo di pedoni e ciclisti.
L’utilizzo da parte di svariate tipologie di utenti significa però anche adottare dei comportamenti tali da poter far convivere in sicurezza le esigenze di tutti i fruitori: è una questione di educazione e di rispetto del prossimo.
La pista del BIM non è da quindi da considerarsi un impianto sportivo destinato ad attività singole o specifiche, bensì è un bene collettivo finalizzato al benessere, dove attività motoria, natura e paesaggio convivono meravigliosamente.
L’impegno del BIM, seppur nel contesto delle grandi difficoltà dovute alla natura idraulica del fiume che saltuariamente invade la pista, a cui si aggiungono elevati costi per sistemare frane e provvedere alla manutenzione di erba e ramaglie sul sedime della pista, è quello di preservare e mantenere questo importante bene pubblico.
Con la stagione estiva, la bellezza e la cura di questi luoghi attirano centinaia di persone al giorno, ma risulta chiaro come attività sportive di preparazione agonistica o comportamenti irrispettosi nei confronti di altri utenti siano incompatibili con lo scopo del percorso, sino a diventare in alcuni casi pericolosi e dannosi.
Essendo destinato alla collettività e ad una pluralità di utenti, gli anni scorsi si è reso necessario predisporre un regolamento di utilizzo della pista che, oltre ad essere stato condiviso con tutti gli attori del territorio, è stato approvato dai sei Comuni interessati dalla stessa, il regolamento è pienamente operativo e con la previsione di specifiche sanzioni.

Il regolamento prevede espressamente una bassa velocità per le biciclette, è consultabile sul sito del BIM e lungo il tracciato stesso. Ribadisco quindi con fermezza che la pista ciclopedonale del Consorzio BIM non è da considerarsi pericolosa come ritenuto da alcuni fruitori e riportato dai mezzi d’informazione, ma è pericoloso l’utilizzo inappropriato da parte di alcuni utenti che non rispettano il regolamento, il quale vieta espressamente comportamenti incompatibili con la sicurezza dei fruitori”.