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Risorsa idrica in Veneto: l’Arpav pubblica il report di aprile

Il report della risorsa idrica di aprile conferma la tendenza in atto.
In aprile in Veneto 71 millimetri di precipitazione contro una media (1994-2022) di 93 millimetri (24% in meno). Le massime precipitazioni si sono registrate nella zona di Recoaro e sul Monte Grappa, le minime ad Adria, Cavarzere, Villadose.

Nei sette mesi tra ottobre ed aprile sono caduti in Veneto 415 millimetri contro una media (1994-2022) di 605.
Elevato deficit pluviometrico si registra sul bacino del Brenta, Livenza e Piave.

Per quanto riguarda la neve dal 1 ottobre al 30 aprile si registra un deficit del 36%.

Per le falde permane la situazione di scarsità.
Anche per le portate dei fiumi sono ovunque prossime o inferiori alla metà della media mensile storica.

Nel frattempo il mese di maggio è iniziato sotto i buoni auspici con un modesto apporto di pioggia avvenuta nella giornata di martedì.
In base ai rilievi dell’Arpav, le precipitazioni maggiori sono avvenute nella parte meridionale della regione, a ridosso dell’Emilia Romagna, mentre solo pochi millimetri sulla zona dolomitica dove ci sono i bacini idrici di contenimento.

La stazione meteo che ha rilevato il maggior quantitativo è Chioggia con quasi 50mm mentre Cortina ha di poco superato i 2 mm.

Dopo una parentesi anticiclonica che porterà ad un rialzo delle temperature, previsti 25° nella giornata di venerdì nelle località della pianura veneta, in arrivo domenica un nuovo peggioramento e nuovo calo termico.

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