
In luglio sono caduti mediamente in Veneto 151 millimetri di precipitazione; la media del periodo 1994-2022 è di 89 millimetri.
Le massime precipitazioni del mese sono state registrate dalle stazioni di: Malga Campobon (S. Pietro di Cadore BL) con 347 mm, Cimacanale (S. Stefano di Cadore BL) con 334 mm e Misurina (Auronzo di Cadore BL) con 329 mm.
Le minime precipitazioni sono state rilevate in provincia di Rovigo dalle stazioni di: Adria con 15 mm, Frassinelle Polesine con 18 mm e San Bellino con 22 mm.
surplus pluviometrico: su Adige (+83%), su Bacino Scolante (+54%), sul Brenta (+54%), sul Fissero-Tartaro-Canal-Bianco (+53%), sul Livenza (+78%), sul Piave (+71%), sul Po (+86%), sul Sile (+96%) e sul Tagliamento (+70%); regime pluviometrico più che doppio rispetto alla media: sul Lemene (+147%) e sulla Pianura tra Livenza e Piave (+139%).
Nell’anno idrologico 2022-23 sono caduti sul Veneto, nei nove mesi tra Ottobre e Luglio, mediamente 837 mm di precipitazioni; la media del periodo 1994-2022 è di 908 mm
Le risorse nivali: il mese di luglio in quota è stato caldo, +1,7 °C rispetto alla media 1991-2020.
I processi di fusione del manto nevoso nelle zone di ghiacciaio sono stati molto accelerati su tutte le Alpi e anche nelle Dolomiti con fusione quasi totale della neve invernale.
In quota la neve è temporaneamente ricomparsa solo il 5 luglio (5 cm) e il 25 (2 cm) oltre i 3200 m di quota nel gruppo della Marmolada.
Nei principali serbatoi del Piave i volumi nel mese di luglio sono complessivamente variabili ma in lieve decremento nell’ultima decade.
Relativamente ai tre principali serbatoi:
- Pieve di Cadore in lieve diminuzione nell’ultima decade, con un volume invasato a fine luglio pari al 92% di riempimento;
- Santa Croce anch’esso variabile e in leggero calo, a fine luglio registra un volume invasato pari all’83% di riempimento;
- Mis in calo da metà mese, al giorno 31 è all’84% del volume massimo invasabile.
Falde: precipitazioni consistenti per il periodo, prosegue il periodo di ricarica.
La situazione risulta abbastanza differenziata, ma nel complesso è nettamente migliore rispetto all’anno scorso e in lento ma costante miglioramento rispetto alla situazione molto critica che si prospettava fino a metà primavera.