Ricercato per aver abusato di una minore/Sfugge alla cattura a Mestre, lo ammanettano a Genova

Nella serata di sabato scorso, alla stazione ferroviaria di Genova piazza Principe, uomini della Squadra Mobile di Venezia coadiuvati dai colleghi della Mobile di Genova e della PolFer Liguria, hanno tratto in arresto un albanese di 36 anni condannato a dieci anni di reclusione per la violenza sessuale consumata su una minorenne, fatto avvenuto nell’estate del 2018 in un paese della Carnia, in provincia di Udine.
L’uomo, irregolare sul territorio nazionale e gravato da numerosi precedenti penali, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Udine ed era ricercato a livello internazionale dall’Interpol.
L’attività che ha determinato l’individuazione e permesso l’arresto del cittadino albanese, ha preso avvio sviluppando ed elaborando le poche informazioni utili tratte da fonti aperte, a seguito di una comunicazione del maggio scorso del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
Gli approfondimenti investigativi condotti hanno consentito di stringere il cerchio attorno all’uomo, fino ad individuare con precisione degli elementi che permettessero agli inquirenti di seguirlo con sicurezza.
Gli appostamenti sul territorio dell’intera provincia di Venezia hanno circoscritto alcune aree fino al suo rintraccio in un cantiere edile a Mestre.
Nei giorni scorsi il ricercato riusciva a sottrarsi ad un primo tentativo di cattura, nel corso del quale, per guadagnarsi la fuga, non esitava a lanciarsi da un’altezza notevole in un giardino di una casa e scavalcare quindi di slancio numerose recinzioni.
Nello scorso fine settimana la Squadra Mobile di Venezia, grazie all’incrocio dei dati acquisiti a seguito di servizi di polizia e di accertamenti effettuati per settimane, ha sintetizzato tutti gli elementi che hanno consentito, nel tardo pomeriggio di sabato 23 luglio, di individuare il convoglio diretto verso Genova a bordo del quale viaggiava l’albanese.