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Recuperata escursionista nella notte al lago Sorapis e in mattinata un’altra donna sul Cernera

Ieri poco prima delle 19 la Centrale del Suem è stata attivata da un’escursionista disperata, che si trovava da sola al lago del Sorapis, era bagnata a causa della pioggia e soprattutto non aveva con sé una pila e si faceva luce con il cellulare.
Dalle prime informazioni la 40enne rumena era salita con un’amica dalla Valbona, poi le due si erano separate e lei, che non aveva visto il Rifugio, era arrivata al lago, mentre l’amica, rimasta indietro, era scesa al Passo Tre Croci.
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina, compreso un soccorritore della Guardia di finanza, è quindi salita e l’ha raggiunta.
Dopo averle dato abbigliamento asciutto e bevande calde da bere, i soccorritori l’hanno lentamente riaccompagnata a valle, dove sono arrivato verso le 23.30.
Il Soccorso Alpino raccomanda sempre di portare con sé una torcia o una frontale, data la diminuzione delle ore di luce autunnale, ancor più avvertita da oggi con il ritorno dell’ora solare e con il conseguente arrivo del buio un’ora prima.

Salita sul Monte Cernera con il compagno per ammirare l’alba, durante la discesa un’escursionista è scivolata nella parte alta del sentiero, riportando la sospetta frattura di una caviglia. Attivato qualche minuto prima delle 9, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul luogo dell’incidente e ha sbarcato in hovering nelle vicinanze l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso, che hanno prestato le prime cure alla 43enne della Repubblica Ceca. Issata a bordo con il verricello, l’infortunata è stata trasportata all’ospedale di Agordo, mentre il compagno è rientrato a valle in autonomia.

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