Veneto

Profughi ucraini in Veneto: Zaia stima che si arriverà a gestire 40/50mila persone

Il presidente della Regione Luca Zaia, nella conferenza stampa che si è tenuta quest’oggi a Marghera, ha fatto punto sull’arrivo dei profughi dall’Ucraina.
Il loro numero, ha premesso, varia di ora in ora.

La situazione, aggiornata a questa mattina, rileva circa 2.500 profughi che si sono registrati in Veneto finora e la provincia di Treviso è quella che ha registrato il numero maggiore: 780 accolti quasi tutti in famiglia o da associazioni. Segue Venezia con 450.

I profughi ucraini sono stati tutti sottoposti a tampone anti-covid, su 2.306 tamponi eseguiti sono stati riscontrati 47 positivi con un’incidenza pari al 2%.
La Protezione Civile Regionale nota un forte incremento dell’afflusso di persone, media 500 al giorno da inizio settimana, buona parte donne e bambini.
In base a queste cifre, è facile ipotizzare e “ci stiamo preparando al peggio” ha dichiarato il Presidente, di dover gestire e ospitare un totale di 40/50 mila profughi.

Al momento agli scampati dalla guerra russo/ucraina vengono rilasciate delle tessere sanitarie provvisorie, delle quali circa la metà (48%) a minori.
Il Governatore ha ringraziato ancora i veneti per il loro spirito di accoglienza, finora sono stato in 2.592 che, tramite il Numero Verde 800990009, hanno messo a disposizione alloggi per un totale di 5.600 posti letto.
Funziona anche la raccolta di fondi sul solito conto istituito dalla Regione Veneto, finora ci sono stati 1.893 versamenti che hanno fatto lievitare il conto a quasi 300 mila euro.

Infine, Veneto Lavoro ha deciso di estendere ai profughi i servizi dell’“Incontra lavoro”, per mettere in collegamento le aziende che hanno bisogno di profili professionali con gli ucraini che si renderanno disponibili a lavorare.

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