Treviso

Procura di Pordenone ha aperto un procedimento penale sul tragico incidente in A4, fatale al trevigiano Roberto Sartor

La Procura di Pordenone, competente per territorio, vuole fare piena luce sul tragico sinistro verificatosi martedì 15 giugno, lungo l’Autostrada A4 nel tratto tra Cessalto e San Stino di Livenza, costato la vita al 45enne trevigiano Roberto Sartor, i cui familiari si sono affidati a Studio3A.

Il Pubblico Ministero, dott.ssa Monica Carraturo, ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati, come atto dovuto, il conducente dell’autoarticolato contro il quale si è schiantata l’auto della vittima.

L’autista del mezzo pesante, un 52enne della Moldavia, procedeva in corsia in direzione Venezia, nel tratto a due corsie dell’A4, quando giunto poco prima dello svincolo di San Stino, la vettura di Sartor è piombata da dietro e si è letteralmente incastrata sotto il semirimorchio. Per il 45enne non c’è stato nulla da fare.

Il Sostituto Procuratore ha quindi ordinato un doppio accertamento tecnico non ripetibile, innanzitutto la perizia autoptica sulla salma dell’automobilista per chiarire con certezza le cause del decesso – è stato ipotizzato anche un malore -, scegliendo come proprio consulente tecnico il medico legale dott. Antonello Cirnelli, che procederà con l’esame martedì 22 giugno, alle 10, presso la sala anatomica dell’ospedale di San Donà di Piave. Dopo l’autopsia arriverà anche il nulla osta e si potrà fissare la data dei funerali.

Ma il magistrato ha, soprattutto, ritenuto di disporre una perizia cinematica per ricostruire con esattezza le cause e tutte le responsabilità del sinistro, affidandola quale proprio Ctu all’ingegner Pierluigi Zamuner: l’incarico sarà conferito giovedì 24 giugno, alle 9, presso il distaccamento di polizia Stradale sempre di San Donà di Piave, e le operazioni peritali inizieranno subito, a seguire, con la disamina dei mezzi posti sotto sequestro presso il “Soccorso stradale Rado s.a.s.” di Portogruaro.

Due accertamenti accolti con estremo favore dai familiari della vittima: Roberto Sartor, che quel maledetto giorno stava rientrando con l’auto aziendale nella sede dell’impresa per la quale lavorava, la Mosaico Group di Noventa di Piave, dopo essere stato in un cantiere – la tragedia allunga quindi anche il bollettino di guerra degli infortuni sul lavoro, nello specifico “in itinere” – ha lasciato nella disperazione la compagna Tamara, due figli poco più che maggiorenni e due anziani genitori.

I suoi cari, per essere assistiti e per fare chiarezza sui drammatici fatti, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

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