Venezia

Presentato a Portogruaro il Masterplan sulla viabilità integrata della Venezia Orientale

È stato presentato ieri mattina, nella Sala Consiliare di Portogruaro, il Masterplan della viabilità integrata della Venezia Orientale – promosso dalla Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale coordinati dal Comune di Portogruaro, predisposto dall’Ente di Sviluppo VeGAL – alla presenza del Viceministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, on. Alessandro Morelli e della Vicepresidente e Assessore ad Affari legali, Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti.

Il Masterplan della Viabilità della Venezia Orientale è un documento di scenario che delinea una moderna viabilità integrata, sostenibile e sovra-settoriale, prevedendo sviluppi strategici di rete, interventi di messa in sicurezza del traffico e azioni per incentivare una mobilità più sostenibile. Il documento, approvato lo scorso 10 ottobre in Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale, nasce nel quadro delle iniziative della Legge regionale del Veneto n. 16/1993 ed è frutto di un percorso che ha coinvolto la Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale, la Regione Veneto, la Città Metropolitana di Venezia e i 22 Comuni dell’area, coordinati dal Comune di Portogruaro.

Oggetto d’indagine, il territorio della Venezia Orientale che comprende quasi duecentocinquantamila abitanti e conta oltre ventitrè milioni di presenze turistiche ogni anno, di cui il 70% straniere. Tra gli aspetti di maggiore rilevanza approfonditi nel piano, il riversamento del traffico proveniente dall’Autostrada A4 sulla viabilità locale, gli ingenti flussi estivi verso le località balneari e il problema dell’alta incidentalità stradale, la presenza di imprese leader in tutti i Comuni dell’Area, la rilevanza del contesto commerciale e dei poli formativi di San Donà di Piave e di Portogruaro.

Obiettivi generali del progetto, la limitazione degli interventi che comportano maggiori trasformazioni fisiche, la volontà di proporre sistemi alternativi e migliorativi alla mobilità attuale considerando in modo integrato le azioni di carattere infrastrutturale, urbanistico e ambientale, interventi di messa in sicurezza del traffico, azioni e strategie per incentivare modalità di spostamento sostenibili, attraverso l’individuazione di scenari di progetto a breve e a medio-lungo termine.

Ad aprire i lavori della mattinata il Sindaco di Portogruaro, Florio Favero, in qualità di città capofila del progetto, che ha delineato il quadro entro cui il Masterplan è stato definito e ha introdotto i relatori presenti nella successiva tavola rotonda.

“Siamo veramente onorati della presenza del Viceministro Morelli e della Vicepresidente della Regione Veneto – ha dichiarato il Sindaco di Portogruaro Florio Favero – in una occasione importante per tutto il nostro territorio come quella odierna. Ringrazio molto l’Ente di sviluppo VeGAL per l’importante lavoro di approfondimento e di sintesi delle istanze locali per la soluzione di problematiche trasportistiche che hanno portato alla stesura del documento; tutti i tecnici comunali per l’importante apporto e chiaramente tutti colleghi Sindaci, gli amministratori locali e le categorie economiche e le imprese del mondo del turismo per l’attenzione e l’impegno profusi”. “Il Veneto Orientale rappresenta la porta dell’Est per le merci in transito da e per il territorio nazionale e il tema della viabilità riveste un carattere cruciale per noi, soprattutto se rapportato con il consistente aumento dell’export della regione Veneto ( + 6%). I quotidiani disagi alla circolazione connessi, in particolare, con il congestionamento dell’Autostrada A4 sono per noi motivo di grande preoccupazione e auspichiamo l’impegno massimo del Governo affinché si proceda al più presto con la conclusione dei lavori della Terza Corsia. Inoltre, un territorio come il nostro attrae ogni anno milioni di turisti che affollano il nostro litorale ed è fondamentale riuscire a trovare soluzioni capaci di attutire l’impatto veicolare e consentire una fluida circolazione. Tra gli interventi di rilancio da poco varati per il territorio di Portogruaro, tengo a sottolineare l’importante stanziamento di 21 milioni di euro per l’aumento della capacità del nostro interporto che si trova in una posizione strategica lungo la direttrice est/ovest e su cui vogliamo investire perché diventi una delle principali piattaforme logistiche in Italia” ha concluso il Sindaco Favero.

A delineare gli aspetti tecnici del Masterplan, il Dirigente del Comune di Portogruaro, Dimitri Bonora e il progettista Damiano Soldati, in rappresentanza del gruppo di progettazione, Goudappel e Città Sotto Scacco.

Al termine delle relazioni tecniche, è stata la volta della tavola rotonda moderata dalla Vicedirettrice di Quattroruote, Laura Confalonieri, che ha visto la prestigiosa partecipazione dell’on. Alessandro Morelli, Viceministro delle Infrastrutture e della mobilità Sostenibili, di Elisa De Berti, Vicepresidente e Assessore regionale con delega agli Affari legali, Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Veneto, Gianluca Falcomer, Presidente della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, Saverio Centenario, rappresentante della Città Metropolitana di Venezia e di Florio Favero, Sindaco di Portogruaro.

In particolare, il Presidente della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale ha voluto sottolineare le modalità di lavoro che hanno condotto alla redazione del documento:

“Le soluzioni individuate all’interno di questo importante studio – ha dichiarato il Presidente della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, Gianluca Falcomer – sono il frutto delle proposte emerse da tutti e ventidue i territori comunali compresi nell’area del Veneto Orientale e approvate in Conferenza dei Sindaci lo scorso 10 ottobre 2021. Un lavoro redatto in stretta sinergia anche con i territori limitrofi della Città Metropolitana di Venezia, della confinante Provincia di Treviso oltre che della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Le linee di indirizzo inserite nel Masterplan vogliono essere uno strumento di supporto a disposizione delle amministrazioni locali per le future scelte di scala vasta di carattere programmatorio e progettuale di breve e medio-lungo termine”.

Un plauso per l’importante lavoro di sintesi è giunto sia dalla Vicepresidente della Regione Veneto e Assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti, sia dal Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli.

“Sono piacevolmente colpita dal lavoro svolto dalla Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale attraverso la redazione di questo Masterplan. Un approccio che non guarda all’esigenza puntuale, né di una mera elencazione dei problemi di viabilità locale. Al contrario, una visione complessiva che cerca di dare un contributo per guardare alle esigenze di un territorio più vasto. Non solo uno studio, ma un approccio a cui guardo con favore” ha dichiarato la Vicepresidente De Berti.

“Lo scorso anno in Consiglio regionale – prosegue De Berti nel delineare le azioni promosse dalla Regione Veneto – abbiamo approvato il Piano regionale dei Trasporti che, a partire da otto obiettivi, ha individuato strategie ed azioni. Soluzioni non di breve termine, ma con uno sguardo concreto al futuro, perché ci sono temi di cui si parla da 30 anni, purtroppo. Tra le criticità individuate, il tema dell’accessibilità dei territori in particolari zone turistiche (litorale, Lago Garda,…) e la sicurezza stradale, tema di fondamentale importanza. Ora stiamo lavorando alla redazione del Piano della Viabilità regionale e in questo caso, così come fatto da voi con il Masterplan, dobbiamo adottare lo stesso approccio per valutare e distinguere a livello extra comunale le priorità da quelli che sono gli interventi meno prioritari. Dev’esserci una visione complessiva, per far sì che gli interventi proposti raggiungano il miglior risultato in termini di traffico e qualità della vita delle persone che vivono su quel territorio.”

Una promozione a pieni voti per il “Masterplan della viabilità della Venezia Orientale” arriva anche dal Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli che, nel recepire le istanze dei Sindaci con particolare riferimento ai problemi di congestionamento sulla A4, ha assicurato il suo impegno a trattare nei prossimi giorni la tematica della Terza Corsia con il Sottosegretario di Stato con delega al CIPESS, Bruno Tabacci.

“Ringrazio il Sindaco di Portogruaro, il Presidente della Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale, la Vicepresidente della Regione Veneto e tutti i territori per l’invito a partecipare e mi complimento per l’importante lavoro svolto con la stesura del documento. In questo piano si parla di viabilità e di trasporti, con obiettivi e iniziative di lungo periodo. Un approccio a un diverso modello di sviluppo che tenga in considerazione risvolti sia in termini di traffico, ma anche di commercio, attività produttive e sicurezza pubblica”.

IL MASTERPLAN NEL DETTAGLIO

Il Masterplan è uno strumento che presenta un’idea della viabilità integrata, sostenibile e non settoriale, che delinea sviluppi strategici di rete, interventi di messa in sicurezza del traffico, azioni e strategie per incentivare modalità di spostamento sostenibili. Rappresenta la sintesi delle istanze locali per la soluzione di problematiche trasportistiche, offrendo degli indirizzi non prescrittivi, ma orientativi agli interventi e ha una funzione di strumento di supporto alle future scelte di scala vasta, di carattere programmatorio e progettuale. Si propone come uno strumento funzionale alla pianificazione comunale di settore (PUMS, BICIPLAN, PEBA, PAU, PUT, PGTU), fornendo indicazioni riferite alle migliori pratiche europee sulla sostenibilità degli spostamenti.

Promotori

Promotori del Masterplan, la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale (organismo riconosciuto dalla Legge regionale 16/1993), un tavolo di confronto dei Sindaci attivo oramai da trent’anni. I costi di redazione sono stati sostenuti per l’80% dalla Regione Veneto e per il 20% in parti uguali dai 22 Comuni dell’area. Il progetto è stato coordinato dal Comune capofila di Portogruaro e da una “Cabina di regia” istituzionale (formata dai Sindaci di: Portogruaro, Fossalta Portogruaro, Gruaro, S.Donà di Piave, Meolo e Fossalta di Piave). Le proposte coinvolgono in modo diretto i 22 territori comunali proponenti, oltre a direttrici riferite a spazi limitrofi della Città Metropolitana di Venezia (in particolare Mestre-Tessera) della confinante Provincia di Treviso, oltre che aree della Regione Friuli Venezia-Giulia. Per la redazione del documento la Città metropolitana di Venezia ha fornito i dati del PUMS.

Metodologia utilizzata

In primo luogo è stato svolto un approfondimento degli aspetti conoscitivi complessivi del contesto, utilizzando le informazioni assunte in sede di redazione del PUMS della Città Metropolitana di Venezia:
o flussi di traffico di carattere sistematico (casa-lavoro, casa-scuola),
o ripartizione modale del traffico,
o tempi di percorrenza,
o presenza di sistemi di trasporto pubblico,
o incidentalità.

Accanto, è stato svolto un approfondimento dell’analisi sulle singole realtà comunali, attraverso il coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali e incontri con altri Enti su:
o flussi turistici
o grandi polarità
o mobilità attiva e sostenibile
o riqualificazione urbana
o sicurezza stradale
o accessibilità

Tali approfondimenti hanno portato alla predisposizione dela proposta tecnica, alla raccolta delle osservazioni e alla successiva presentazione tecnica e infine alla sua approvazione

Obiettivi del Masterplan

· limitare gli interventi che comportano maggiori trasformazioni fisiche;
· gestire gli interventi in relazione ai caratteri funzionali dei flussi di traffico;
· proporre sistemi alternativi e migliorativi alla mobilità attuale;
· considerare in modo integrato le azioni di carattere infrastrutturale, urbanistico e ambientale;
· alleggerire il carico turistico.


La strategia generale: Il Masterplan delle tre viabilità

In considerazione dei caratteri strutturali della rete e delle specificità del territorio, il Masterplan ha definito un indirizzo generale di organizzazione dell’assetto viario in coerenza con le particolarità locali. È stata così definita la strategia delle tre viabilità.

Il concetto di sintesi è la definizione di tre ambiti omogenei dove gli assi di connessione devono essere organizzati e gestiti in coerenza con le condizioni fisiche e funzioni urbane degli spazi attraversati:
o Zone A – Centri e poli urbani
o Zone B – La città nuova
o Zone C – Le aree rurali ed esterne

Rispetto alla suddivisione del territorio per zone funzionali, i tematismi principali di gestione della mobilità riguardano:
o il traffico veicolare,
o la permeabilità pedonale,
o le connessioni ciclabili
o e il sistema di trasporto pubblico (considerando anche le potenzialità degli assi di navigabilità interna).

Zone A – Centri e poli urbani
· Gli spostamenti in bici e soprattutto pedonali hanno la priorità sul resto delle modalità di spostamento.
· Il trasporto pubblico, efficiente e di alta qualità, può essere ben integrato nel contesto per favorire la densità urbana. È inoltre necessario verificare la possibilità di aumentare la frequenza del trasporto pubblico, con particolare attenzione alla connessione con nodi primari del trasporto pubblico (stazioni ferroviarie).
· Nella zona A, l’auto è “un ospite”, quindi è fortemente consigliato lo spostamento del traffico di attraversamento.
· Si opera in riferimento alla velocità massima del traffico motorizzato, in queste zone la velocità deve essere contenuta (da 15 a 30 km/h).
· Gli assi con limiti più elevati devono comunque garantire flussi ridotti e la presenza di piste ciclabili e spazi pedonali protetti
· Vanno potenziati e sostenuti i progetti di bikesharing in riferimento ai punti di interscambio modale.

Zone B – La città nuova
· In quella che viene definita “la città nuova”, quindi le periferie, le frazioni e spazi a media densità, vi è la presenza di assi urbani più larghi, più spaziosi ma, comunque, un’alta presenza di spostamenti “urbani” residenziali.
· La progettazione dello spazio pubblico dovrà equilibrare i flussi sulle sezioni stradali e presentare soluzioni di incroci con semaforizzazione intelligente.
· Il punto di transizione tra extraurbano e urbano viene reso ben evidente dall’uso di una segnaletica sia verticale che orizzontale rafforzata rispetto alle prescrizioni del Codice della Strada.

Zone C – Le aree rurali ed esterne
· All’interno della zona sono presenti infrastrutture che hanno prevalente funzione di connessione territoriale o per la relazione tra i diversi centri abitati.
· La viabilità deve pertanto sostenere in modo coerente il traffico di attraversamento del territorio e di spostamenti anche di carattere sistematico.
· Va tuttavia considerata anche la costruzione degli itinerari di connessione turistica e non, in coerenza con le potenzialità e qualità del territorio.

Scenari di progetto

· alleggerire i punti di accesso alle aree urbane con la creazione di punti di interscambio situati nei pressi di nodi strategici o riorganizzando l’uso della rete tramite nuovi interventi o rimodulazione degli usi delle tratte esistenti.

Il Masterplan si articola attraverso la definizione di due scenari: a breve termine e a medio-lungo termine:
o breve termine: azioni di miglioramento e/o potenziamento della viabilità esistente, attraverso interventi più puntuali e alla piccola scala, che possono essere implementate (target: Comuni, Città metropolitana, Regione);
o scenario di medio-lungo: infrastrutture più complesse di potenziamento delle principali tratte della viabilità del Veneto Orientale e realizzazione di nuovi collegamenti strategici per l’intero territorio, che necessitano di coordinamento tra più soggetti e risorse rilevanti (target: Regione, Stato, Soc. Autostradali).

Breve termine (quick wins)
Nello scenario del breve termine si prevedono interventi sostenibili e facilmente realizzabili, soprattutto da un punto di vista ambientale ed economico:
· adeguamento delle intersezioni;
· attraversamento ciclo-pedonale;
· bike-sharing;
· by pass;
· interscambio modale;
· nuova segnaletica;
· semaforo intelligente;
· pista ciclabile:
· potenziamento trasporto pubblico;
· traffic calming;
· trasporto via acqua.

Lungo termine
Nello scenario del medio-lungo termine si prevedono interventi più strategici e infrastrutturali:
· potenziamento della viabilità esistente;
· realizzazione nuova viabilità;
· trasporto via acqua.

11 Ambiti d’intervento strategico

  1. collegamento Meolo-Fossalta di Piave;
  2. ponti sul Piave;
  3. potenziamento litoranea;
  4. accesso congestionato;
  5. potenziamento SS14;
  6. accessibilità A4 (casello Cessalto);
  7. accessi congestionati;
  8. connessione con Caorle;
  9. accesso/uscita autostradale;
  10. ingresso autostradale diretto per Bibione;
  11. unico accesso a Bibione.

Direttrici strategiche

SS14
La SS14 assolve attualmente un doppio livello di servizio: in prima istanza si tratta dell’asse che mette in relazione l’intero territorio del Veneto Orientale e garantisce la connessione in direzione est – ovest. Come seconda funzione la statale permette le relazioni delle realtà urbane che susseguono lungo la direttrice, interessando in modo diretto i centri abitati. Questo comporta la sovrapposizione di flussi di traffico di carattere territoriale con spostamenti di natura locale, creando situazioni di conflitto e criticità. La funzionalità dell’arteria risente quindi di effetti connessi ai carichi dovuti alla componente turistica che nei mesi estivi evidenzia il suo peso.
Si propone la realizzazione o sviluppo di sistemi di by pass attraverso la creazione di nuove tratte viarie o attraverso il completamento e potenziamento di viabilità esistente che possa assumere una funzione di divergenza del traffico di attraversamento. La funzionalità di questa prospettiva può essere supportata anche tramite la riorganizzazione della viabilità locale, tramite sistemazioni delle tratte viarie disincentivando l’utilizzo della viabilità interna all’abitato tramite interventi di Traffic Calming, segnaletica o divieti specifici. La riorganizzazione dell’asse, in ragione della funzionalità intercomunale e territoriale, deve quindi prevedere interventi di adeguamento della sezione stradale nelle tratte in cui i caratteri fisici geometrici rilevano criticità, soprattutto in termini di sicurezza. Devono, inoltre, essere verificate le funzionalità dei nodi infrastrutturali in relazione sia alla fluidità trasportistica, visibilità e sicurezza.

SP42
La SP42 costituisce l’asse est-ovest parallelo al corridoio infrastrutturale principale (A4-SS14), che attraversa nella porzione mediana il territorio del Veneto Orientale. Similmente alla SS14 la provinciale assolve una funzione di carattere territoriale e a servizio delle realtà urbane locali. Allo stato attuale la SP42 tuttavia viene utilizzata in modo contenuto, con una più marcata funzione di connessione locale.
L’indirizzo del Masterplan è quello di ridefinire la funzione della SP42 come elemento alternativo e complementare alla SS14, che serve il territorio lungo la direttrice est-ovest.
In prima istanza, dovranno essere realizzati interventi di potenziamento e adeguamento fisico-geometrico dell’asse stradale. Tale condizione è necessaria anche per superare le attuali criticità della sede stradale. Andranno quindi definite nel dettaglio le soluzioni di attraversamento e by pass degli ambitati che si attestano lungo l’asse. Possono essere realizzate tratte di circonvallazione dei nuclei abitati tramite viabilità su nuova sede o adeguamento e completamento di tratte già esistenti. Quindi, andranno adeguate le intersezioni che si attestano lungo la SP42 in funzione dei carichi trasportistici. Le soluzioni di dettaglio devono considerare anche la funzionalità di ridistribuzione del traffico turistico permettendo di servire nel modo più efficiente il sistema costiero.
Le specifiche soluzioni dovranno confrontarsi anche in relazione alla possibilità di ridurre gli effetti sull’ambiente, e per la valorizzazione e miglioramento del contesto e identità locali.

Treviso-mare
L’asse della Treviso-Mare si sviluppa come direttrice di scala territoriale articolata su più elementi della rete: SR89, SS14 e SR43.
Il Masterplan indica l’asse come elemento strutturale della rete del territorio oggetto di azioni di potenziamento e riorganizzazione, con l’obiettivo di garantire il più fluido collegamento di scala ampia, limitando le potenziali interferenze rispetto alla funzionalità della rete locale e qualità urbana ambientale. In tal senso, si indica come particolare attenzione debba essere posta in riferimento alle soluzioni che coinvolgono i nodi infrastrutturali, verificando le necessità e funzionalità di connessione locali.
Gli studi di dettaglio riferiti ai nodi dovranno verificare gli effetti sugli abitati e nuclei urbani prossimi all’asse al fine di evitare che si possano verificare situazioni di conflitto anche durante situazioni accidentali o di riduzione della funzionalità della Treviso-Mare. Un diretto coinvolgimento dei soggetti territoriali e l’integrazione tra soluzioni locali e interpretazione di scala più ampia permettono di definire un migliore inserimento delle opere nel territorio.

Corridoio litoraneo
All’interno del Masterplan si considera l’opportunità di definire un sistema che si attesti in prossimità del margine costiero con una funzione di sostegno dell’interconnessione tra le realtà litoranee, in relazione principalmente alle dinamiche turistiche. Tale sistema deve strutturarsi in riferimento ad integrazione tra viabilità locale e possibilità di spostamenti ciclopedonali. Gli interventi connessi alla proposta sono pertanto riferiti ad approfondimenti progettuali finalizzati a definire gli adeguamenti delle tratte viarie e nodi puntuali attraverso opere di sistemazione viaria, Traffic Calming, segnaletica ed integrazione con parcheggi scambiatori e punti di servizio all’utenza. In relazione agli indirizzi di sostenibilità ambientale il sistema potrà essere sviluppato non solo in relazione agli elementi infrastrutturali, ma anche alle modalità di spostamento potendo mettere a disposizione non solo elementi legati al bike-sharing ma anche al car-sharing con offerta di veicoli elettrici o a basse emissioni.

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