Pordenone

Pordenone e Cordenons lanciano la campagna contro l’accattonaggio

I comuni di Pordenone e Cordenons lanciano la campagna contro l’accattonaggio.
Ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione a non fare l’elemosina ma donare alle associazioni che veramente si occupano delle persone bisognose, ricordando che ci sono molte famiglie con bambini ed anziani che non riescono a pagare le bollette, soprattutto in questo momento di pandemia.
Nei prossimi giorni sui territori dei due comuni, soprattutto nei pressi dei luoghi di maggior frequentazione, verranno affissi manifesti promozionali dell’iniziativa.
In caso di necessità si potranno segnalare i casi di accattonaggio molesto ai numeri telefonici 0434 – 392811 di
Pordenone e 0434 580977 di Cordenons.


L’assessore alla sicurezza Emanuele Loperfido ricorda che il Comune di Pordenone è stato tra i primi a lanciare l’iniziativa nel 2016 e da allora, grazie al costante controllo, il fenomeno dell’accattonaggio si è notevolmente ridimensionato.
Con questa nuova campagna, si legge in una nota, si intende rafforzare la collaborazione tra i cittadini e i Comuni per aiutare le persone in difficoltà e non donare soldi che potrebbero alimentare affari illeciti.
“L’obiettivo è molteplice, commenta: poter sostenere le associazioni caritatevoli che possono dare un aiuto a chi è effettivamente in difficoltà, far emergere eventuali casi, per poter avviare adeguate politiche sociali di sostegno, identificare chi invece, e sono molti, sono vittime di racket di criminalità organizzata che schiavizza esseri umani, obbligandoli ogni giorno a vivere in mezzo alla strada.


L’obiettivo è quindi dare massima efficacia alla solidarietà dei pordenonesi, evitando che invece quei soldi finiscano in mano al racket organizzato”.
L’assessore di Cordenons Lucia Buna invita le persone a segnalare qualsiasi caso di cui siano a conoscenza che possa aiutare i soggetti meno fortunati, ricordando che gli uffici dedicati all’assistenza sono sempre disponibili e se qualcuno volesse donare soldi, lo faccia aiutando le associazioni preposte, che conoscono i “veri poveri”.

Il comandante del Corpo Intercomunale di Polizia Locale di Pordenone – Cordenons, Massimo Olivotto ricorda che grazie all’introduzione del regolamento Comunale di Polizia Urbana n. 28 del 29 maggio 2017 ed al controllo del territorio costante da parte degli Agenti, il fenomeno si è ridotto, ma non è terminato.
Nell’anno 2020 sono stati sanzionati 20 soggetti a cui è stato applicato il Daspo Urbano che consente, oltre alla sanzione pecuniaria, di allontanare il soggetto dal territorio comunale qualora lo stesso chieda l’elemosina in maniera insistente, usando modi provocatori, impedendo la libera fruizione dei marciapiedi.
Molte di queste persone sono giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni che, soprattutto nei giorni di mercoledì e sabato, approfittano del grande afflusso al mercato cittadino.

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