Veneto

Piogge di settembre nella media ma rimane in Veneto il deficit idrico

A settembre sono caduti mediamente in Veneto 103 millimetri di precipitazioni, in linea ai quantitativi medi del periodo 1994-2021 pari a 107 millimetri.

Prendendo in considerazione i dodici mesi dell’anno idrologico, dal 1 ottobre al 30 settembre, sono caduti nella regione in media 769 millimetri di piogge che sono il minimo assoluto dal 1994-1995.
I quantitativi sono inferiori del 32% alla media del periodo 1994-2021, pari a 1126 millimetri.

A livello di bacino idrografico, rispetto alla media 1994-2021, sono state riscontrate ovunque condizioni di deciso deficit pluviometrico, con scarti dal -41% sul Livenza al -25% sul Piave e sul Tagliamento.

Al 30 settembre, le portate dei maggiori fiumi veneti sono simili a quelle di inizio mese e si mantengono ancora nettamente inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua.
Anche il livello del lago di Garda, in contenuto calo dall’inizio del mese, è decisamente inferiore al livello medio mensile.

Nei principali serbatoi del Piave è proseguito il calo del volume complessivamente invasato: il volume totale al 30 settembre è di 69.3 Mm3 (-16.8 Mm3 dalla fine di agosto), pari al 41% di riempimento, valore sotto la media del periodo (-25%, pari a -23.1 Mm3) e terzo più basso dal 1995 dopo il 2019 (con 66.3 Mm3) e dopo il minimo storico del 2003 (con appena 27 Mm3).
In particolare a fine mese il grado di riempimento varia da quasi metà a Santa croce (47%) a circa 1/3 sul Mis (non soggetto a laminazione, 32%).

Per la falda, continua una situazione di scarsità nonostante le precipitazioni della seconda metà di agosto e di settembre abbiano contribuito ad innescare o a rafforzare le dinamiche di ricarica.
Per buona parte delle stazioni il valore a fine mese è inferiore a quello mai registrato a settembre negli ultimi 20 anni.

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