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Pieve di Soligo/Operaia 26enne muore incastrata in un macchinario

Un tragico incidente sul lavoro è accaduto nel pomeriggio a Pieve di Soligo all’interno dell’azienda Bocon, che produce e commercializza surgelati.
A perdere la vita una dipendente, classe 1997, di nazionalità albanese, abitante a Miane.

Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Conegliano, il personale del Suem 118, i Carabinieri e i tecnici dello Spisal. I soccorsi si sono rivelati inutili, la ragazza è morta sul colpo.

E’ ancora presto per stabilire la dinamica dell’accaduto ma pare che la ragazza sia rimasta incastrata in un macchinario per l’imballaggio dei prodotti.

“Il senso di frustrazione e di indignazione è enorme per l’ennesimo infortunio mortale, non si può morire a 26 anni per portare a casa lo stipendio per vivere”. Queste le parole di Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, alla notizia dell’ennesima tragedia sul lavoro che nel pomeriggio di oggi è costata la vita a una giovane lavoratrice alla Bocon, ditta di surgelati di Pieve di Soligo. “Le morti e gli infortuni sul lavoro non possono essere considerati un qualcosa di ineludibile – prosegue Paglini -. Dobbiamo mobilitare ogni donna e ogni uomo di questo territorio e del Paese per fermare questa strage, chiediamo prima di tutto l’aumento del personale dello Spisal e degli ispettorati del lavoro e di tutti i soggetti preposti alla vigilanza. È fondamentale altresì prevedere percorsi obbligatori e propedeutici di formazione destinati anche al personale esperto, soprattutto quando si cambiano i macchinari e se ne inseriscono di nuovi”.

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