Pianura veneta: Mattinata con gelate estese in particolare nella Marca
Stamattina fa davvero freddo e lo testimoniano le centraline dell’Arpav disseminate sul territorio.
Si tratta della prima mattinata davvero invernale per molte località di pianura e non è una buona notizia.
La diminuzione della temperatura è stata favorita dalla modesta irruzione di aria fredda che ha interessato le regioni settentrionali mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio. Come succede in tutte le ondate di freddo, in un primo momento la diminuzione della temperatura è stata più sensibile alle quote superiori, mentre al suolo la dispersione di calore era bloccata dal vento teso orientale.
La notte trascorsa la circolazione in quota è cambiata profondamente, con l’ingresso di aria più calda portata dal rinforzo dell’anticiclone.
Il cielo sereno e l’attenuazione del vento ha permesso una dispersione di calore molto efficace. Temperature minime comprese tra -4°C e -6°C sono state misurate nell’alto vicentino e nella Sinistra Piave: -6,1° Gaiarine, -5,7° Ponte di Piave.
In doppia cifra questa mattina: -12° in Cansiglio, -10,7° Santo Stefano di Cadore, -15.6 Cimacanale di Santo Stefano, -8,6° Auronzo, -8,5 Borca di Cadore.
Fa meno freddo in quota dove la centralina di Ra Valles a 2.500 metri di quota, si è fermata a -3,5°
Si tratta di valori davvero freddi?
In gennaio temperature mattutine come queste dovrebbero rientrare nella normalità climatica per il periodo. Al giorno d’oggi ci facciamo più caso perché anche in pieno inverno le temperature negative stanno diventando sempre più rare.
Fossimo stati 30 o 40 anni fa un risveglio come questo sarebbe passato in secondo piano.