Perdura la siccità/A metà marzo il Veneto è ancora senza precipitazioni

I modestissimi apporti localmente registrati dai pluviometri delle stazioni Arpav nei primi quindici giorni di marzo sono prevalentemente determinati da fenomeni di condensazione dell’umidità.
Se anche nella seconda metà del mese non dovessero verificarsi precipitazioni significative questo marzo potrebbe diventare il più scarso di apporti dal 1994, meno del 2003 (6.8 mm come valore medio in Veneto), del 1998 (8.0 mm) e dello scorso 2021 (8.2 mm)
Sulla montagna veneta (Dolomiti e Prealpi), la temperatura dell’aria della prima metà di marzo è stata, 4.1 °C, inferiore alla norma (range -3.5/+0.3 °C). Il giorno più freddo è stato il 6 marzo, quello più mite il 10.
Nella prima quindicina di marzo non sono avvenute precipitazioni nevose, come 1992 (periodo di osservazione 1973-2022).
Altri anni con solo deboli precipitazioni nevose a 2000 m nelle Dolomiti, sono stati il 2003, 2000, 1998, 1990, 1988, 1980, 1978 e 1973.
La neve fresca depositata dal 1° ottobre al 15 marzo è inferiore di circa il 40% nelle Dolomiti e del 50% nelle Prealpi.
il deficit di precipitazione nevosa è di circa 160-170 cm di neve fresca rispetto alla media 2009-2021.
Gli spessori del manto nevoso sono comunque diminuiti in tutte le esposizioni