Treviso

Operazione “Salone di lusso”: sanzioni per due milioni e mezzo di euro

Novità nell’indagine della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Treviso dopo l’operazione “Salone di Lusso”, che a novembre scorso ha visto arresti e sequestri nei confronti di un gruppo criminale, attivo nel trevigiano dal 2015, responsabile di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico nel commercio di auto di provenienza comunitaria.


I finanzieri hanno passato al setaccio centinaia di compravendite, individuando un primo gruppo di 25 clienti che, violando la normativa valutaria, hanno versato alle tre concessionarie coinvolte nell’indagine il prezzo di acquisto in denaro contante, oltre la soglia stabilita dalla legge che, all’epoca dei fatti, era di 3.000 Euro.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno ricostruito in dettaglio le modalità di pagamento utilizzate dai clienti, residenti tra le province di Treviso, Belluno, Padova, Venezia, Verona, Vicenza, Pordenone, Piacenza e Cosenza, che avevano risposto ad annunci on line delle concessionarie che rivendevano in Italia auto importate da Germania, Francia, Spagna e Belgio.


Approfittando, in molti casi, della circostanza che i clienti ignorassero il divieto di pagare per contanti oltre la soglia di legge, nonché della promessa di significativi sconti sul prezzo di vendita, i cinque gestori dei concessionari hanno sistematicamente richiesto di versare le somme in forme “non tracciabili”, in maniera tale da evadere l’Iva.
Una volta ricostruite le transazioni, sono state contestate sia ai clienti che ai cinque indagati, le violazioni previste per l’illecito trasferimento di denaro contante, con sanzioni che vanno, per ciascuno, da un minimo di 3.000 Euro a un massimo di 50.000, per un importo totale che supera i 2,5 milioni di Euro.

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