Oltre la crisi/9 mesi di export manifatturiero trevigiano: 4.739 miliardi (+15.5% rispetto al 2020)
Una corsa inarrestabile quella dell’export manifatturiero della Marca Trevigiana dei settori ad alta concentrazione di MPI.
Il fatturato ha infatti superato i dieci miliardi già nei primi tre trimestri del 2021, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso di un miliardo e mezzo, pari a un più 17,2%.
Dati che collocano la provincia di Treviso subito a ridosso di Vicenza con i suoi 14,5 miliardi e una crescita record del 22,1%.
«Di fronte a questi numeri serve un’azione organica», è l’invito di Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «che tenga insieme strumenti tradizionali e innovativi per accompagnare sui mercati internazionali l’artigianato e le piccole imprese, segmento vitale del Made in Italy”.
I dati elaborati da Confartigianato confermano che l’aumento delle esportazioni, nei dieci anni precedenti la pandemia, è stato il più importante volano di crescita delle imprese venete.
Merito della propensione all’innovazione, che ha migliorato la capacità produttiva e la qualità dei loro prodotti.
Su questo trend positivo si è tuttavia abbattuta la scure della pandemia.
Per questo i dati del 2021 sono decisivi per capire le tendenze future di ripresa.
I numeri delle esportazioni della Marca Trevigiana sono promettenti.
Nel periodo gennaio-settembre, rispetto all’anno nero 2020, i settori che hanno avuto aumenti di esportazioni superiori al 20% sono il trasporto, con un balzo del 73,4%), seguito dalla metallurgia (+ 43,6%), dalla manifattura (+ 33%), dal tessile, che ha dato segnali di risveglio con un più 29,7%.
A seguire, i prodotti in metallo (+ 24,8%), le apparecchiature elettrodomestiche (+ 23,3%), gli articoli in gomma e le materie plastiche (+ 21,8%) e i prodotti chimici (+ 20,8%).
Nel quadro positivo vanno anche registrati due settori che per la prima volta entrano nell’export: la stampa e i prodotti registrati e il tabacco.
Dei 23 settori presi in esame da Confartigianato, solo tre hanno segnato un arretramento rispetto all’anno scorso.
Il peggiore è stato il settore farmaceutico di base (-32%) che ha scontato la frenata dei sistemi sanitari non legati alla lotta al Covid-19.
Altro settore meno brillante quello legato ai computer e ai prodotti di elettronica e ottica, agli apparecchi elettromedicali e agli apparecchi di misurazione e orologi, con un meno 12,1%.
Non decollano neppure i prodotti alimentari, che segnano un leggero arretramento (- 1,2%).
«Questi dati positivi non devono farci abbassare la guardia», ammonisce il presidente Bernardi, «occorre stabilizzare le procedure incentivanti, quali il Fondo 394 Simest, e prevedere anche un fondo esclusivamente dedicato alle micro e piccole imprese. Servono soprattutto modalità operative semplificate e l’estensione dell’utilizzo delle misure Simest anche alle società di persona e alle ditte individuali che rappresentano un potenziale bacino di imprese internazionalizzabili.»
Rispetto ai mercati europei di vendita dei prodotti “Made in Treviso”, la Germania è sempre al primo posto con un miliardo e mezzo di fatturato (+13,6%), seguita dalla Francia, poco sopra il miliardo di euro (+ 22,7%), dalla Spagna (+ 17,6%) e dalla Romania, che ha avuto il balzo in avanti maggiore, con un più 28,2%. Bene anche la Polonia con un più 20,8%.
Complessivamente, l’export nell’Unione europea vale oltre sei miliardi, con incremento i nove mesi del 15,9%.
Ancora meglio è andata nei mercati extra UE, con un aumento delle esportazioni del 19,2% e un fatturato di oltre quattro miliardi.
In testa gli Stati Uniti, con 851 milioni di euro e un più 23,3%, seguiti da Regno Unito con 601 milioni, con un lieve incremento del 3,1%, dovuto anche alle difficoltà della Brexit.
Terzo mercato è la Svizzera con quasi 259 milioni (+ 20,2%), la Russia (226,7 milioni, più 18%) e la Cina (209,4 milioni, più 12,3%).
Gli aumenti più consistenti dell’export trevigiano si sono poi registrati con Israele (+ 31,6%) e il Canada (+ 27,3%).
«Lo strumento del Digital Temporary Export Manager va ulteriormente rafforzato»,
conclude il presidente Oscar Bernardi, «poiché consente di non caricare costi strutturali sulle piccole imprese e può rappresentare un’interfaccia formativo per risorse interne all’azienda.
È infatti importante consentire alle MPI di camminare sulle proprie gambe, anche al fine di poter approfittare delle occasioni offerte dall’incremento del commercio digitale. È pertanto necessario stabilizzare questo strumento ed estenderlo anche alle ditte individuali e società di persona».
Dinamica delle esportazioni manifatturiere made in TREVISO per settore di attività nei primi nove mesi del 2021 | |||||
Gen.-Sett. 2021. Valori in milioni di euro. Var. % rispetto medesimo periodo anno prec. e inc. % rispetto al totale. Ordine decresc. Gen–Sett. 2020 | |||||
Divisioni Ateco 2007 | Gen.-sett. 2020 | Gen.-Sett. 2021 | % | var. % su medesimo periodo anno prec. | rank var. % |
CK28-Macchinari e apparecchiature n.c.a. | 1.451,9 | 1.656,8 | 15,9 | 14,1 | 16 |
CM31-Mobili | 1.192,0 | 1.351,7 | 13,0 | 13,4 | 17 |
CJ27-Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche | 1.174,7 | 1.448,7 | 13,9 | 23,3 | 9 |
CB15-Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili | 769,2 | 883,7 | 8,5 | 14,9 | 15 |
CB14-Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) | 589,9 | 637,2 | 6,1 | 8,0 | 19 |
CH25-Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature | 511,9 | 638,8 | 6,1 | 24,8 | 8 |
CA11-Bevande | 503,2 | 591,9 | 5,7 | 17,6 | 13 |
CG22-Articoli in gomma e materie plastiche | 405,1 | 493,3 | 4,7 | 21,8 | 10 |
CA10-Prodotti alimentari | 396,1 | 391,5 | 3,8 | -1,2 | 21 |
CM32-Prodotti delle altre industrie manifatturiere | 391,4 | 520,5 | 5,0 | 33,0 | 5 |
CL29-Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi | 219,1 | 228,3 | 2,2 | 4,2 | 20 |
CH24-Prodotti della metallurgia | 199,8 | 286,8 | 2,8 | 43,6 | 4 |
CE20-Prodotti chimici | 181,0 | 218,6 | 2,1 | 20,8 | 11 |
CG23-Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi | 177,9 | 207,6 | 2,0 | 16,7 | 14 |
CC17-Carta e prodotti di carta | 176,5 | 199,8 | 1,9 | 13,2 | 18 |
CI26-Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi | 172,6 | 151,6 | 1,5 | -12,1 | 22 |
CB13-Prodotti tessili | 134,8 | 174,8 | 1,7 | 29,7 | 7 |
CC16-Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio | 119,1 | 140,8 | 1,4 | 18,3 | 12 |
CL30-Altri mezzi di trasporto | 91,8 | 159,2 | 1,5 | 73,4 | 3 |
CF21-Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici | 10,0 | 6,8 | 0,1 | -32,0 | 23 |
CD19-Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio | 0,2 | 0,2 | 0,0 | 30,0 | 6 |
CC18-Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati | 0,0 | 0,1 | 0,0 | 227,9 | 2 |
CA12-Tabacco | 0,0 | 0,3 | 0,0 | 1.137,3 | 1 |
Totale | 8.868,1 | 10.389,1 | 100,0 | 17,2 | |
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto su dati Istat |
Export di prodotti manifatturieri made in TREVISO nei primi 10 Paesi UE27 Post Brexit e Extra UE27 Post Brexit nei primi nove mesi del 2021 | |||||||
Gen.-Sett. 2021. Valori in milioni di euro. Var. ass. e var. % su medesimo periodo anno prec. | |||||||
Paesi | Gen.-Sett. 2020 | Gen.-Sett. 2021 | % | var. ass. rispetto medesimo periodo anno prec. | var. % rispetto medesimo periodo anno prec. | ||
UE27 POST BREXIT | |||||||
Germania | 1.322,4 | 1.502,3 | 14,5 | 179,9 | 13,6 | ||
Francia | 975,6 | 1.197,3 | 11,5 | 221,6 | 22,7 | ||
Spagna | 442,4 | 520,3 | 5,0 | 77,9 | 17,6 | ||
Romania | 338,8 | 434,4 | 4,2 | 95,6 | 28,2 | ||
Polonia | 353,5 | 424,4 | 4,1 | 70,9 | 20,1 | ||
Austria | 293,7 | 319,7 | 3,1 | 26,0 | 8,9 | ||
Belgio | 250,8 | 297,6 | 2,9 | 46,8 | 18,7 | ||
Paesi Bassi | 239,9 | 259,1 | 2,5 | 19,2 | 8,0 | ||
Svezia | 168,8 | 178,0 | 1,7 | 9,1 | 5,4 | ||
Repubblica ceca | 161,2 | 165,4 | 1,6 | 4,2 | 2,6 | ||
Totale primi 10 Paesi UE27 Post Brexit | 4.547,1 | 5.298,4 | 51,0 | 751,3 | 16,5 | ||
Altri Paesi UE27 Post Brexit | 924 | 1.042 | 10,0 | 117,6 | 12,7 | ||
Totale UE27 Post Brexit | 5.471,5 | 6.340,4 | 61,0 | 868,9 | 15,9 |
EXTRA UE27 POST BREXIT | |||||||
Stati Uniti | 690,8 | 851,4 | 8,2 | 160,6 | 23,3 | ||
Regno Unito | 583,3 | 601,3 | 5,8 | 18,0 | 3,1 | ||
Svizzera | 215,2 | 258,8 | 2,5 | 43,6 | 20,2 | ||
Russia | 192,1 | 226,7 | 2,2 | 34,6 | 18,0 | ||
Cina | 186,4 | 209,4 | 2,0 | 23,0 | 12,3 | ||
Canada | 111,7 | 142,2 | 1,4 | 30,5 | 27,3 | ||
Australia | 84,2 | 96,9 | 0,9 | 12,8 | 15,2 | ||
Israele | 72,6 | 95,6 | 0,9 | 23,0 | 31,6 | ||
Corea del Sud | 78,2 | 88,4 | 0,9 | 10,2 | 13,1 | ||
Turchia | 86,0 | 86,1 | 0,8 | 0,0 | 0,1 | ||
Totale primi 10 Paesi EXTRA UE27 Post Brexit | 2.300,5 | 2.656,8 | 25,6 | 356,3 | 15,5 | ||
Altri Paesi Extra UE27 Post Brexit | 1.096,1 | 1.391,9 | 13,4 | 295,8 | 27,0 | ||
Totale Extra UE27 Post brexit | 3.396,6 | 4.048,7 | 39,0 | 652,1 | 19,2 | ||
Totale MONDO | 8.868,1 | 10.389,1 | 100,0 | 1.521,0 | 17,2 | ||
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto su dati Istat |