Oderzo-Verona/Permangono gravi le condizioni di Nadeem Faraz

E’ trascorso quasi un mese da quel primo sabato di febbraio in cui Nadeem Faraz si è dato fuoco dopo che i carabinieri gli avevano notificato la seconda multa in due giorni: 420 euro perché era al lavoro, al “K2 Kebab” di via Roma ad Oderzo, privo di Green Pass.
Da quella sera il 37enne pakistano non si è più risvegliato.
E’ ricoverato nel reparto specializzato dell’ospedale Borgo Trento di Verona con ustioni fino all’80% del corpo.
E’ sedato e sottoposto a dialisi per evitare i dolori causati dalle ustioni.
A raccontarci quali siano le sue attuali condizioni è l’avvocatessa opitergina Katia Meda che si tiene costantemente informata sullo stato di salute del suo assistito.
A tutt’oggi, i medici non si sbilanciano e di conseguenza la prognosi rimane riservata.
Secondo gli specialisti saranno necessarie ancora 2 o 3 settimane d’attesa per vedere come reagisce la cute.
Fadeem finora è stato sottoposto a più innesti cutanei ed è sempre sotto antibiotici per contrastare le infezioni, il rischio più grande per i tessuti della pelle devitalizzati.
A complicare il quadro clinico, l’ampia superficie bruciata dalla benzina che il 37enne si è gettato addosso, a partire dalla testa, quel drammatico sabato.
A rimanere ustionata è stata tutta la parte superiore del corpo.
Sperano in un miglioramento i parenti che anche domenica scorsa si sono recati al suo capezzale.