
Motta di L./Presentato il Festival Luchesi…e c’è una stalla dove le mucche ascoltano solo la sua musica
Motta di Livenza – Si è tenuta ieri sera alla sala della Loggia la presentazione della III edizione del Festival Luchesi.
Ad esporre il programma, Stefano Ervas, presidente della Fondazione Ada e Antonio Giacomini, introdotto dall’assessore alla cultura Francesca Breda e dal sindaco di Motta di Livenza Alessandro Righi.
Il Festival non è un evento fine a se stesso – spiega Ervas – ma una delle tante tappe per far emergere la figura di Andrea Luca Luchesi e poter dare a Motta di Livenza un motivo di interesse per gli amanti della musica e della storia della musica.
Per questo mi sono avvalso di una persona competente e preparata ovvero di Agostino Taboga che ha ricoperto il ruolo di direttore artistico di questa terza edizione.
Un evento che nella sua terza edizione può vantare ben cinque appuntamenti dal 3 al 25 settembre 2021.
Una visione a 360° su Andrea Luca Luchesi attraverso il cinema, la musica e la storia di questo grande musicista italiano.
Ospiti dell’evento grandi nomi della cultura e musica internazionale.
Una grande occasione per fare luce sul grande talento di un Mottense – spiega Righi – la cui storia è inspiegabilmente stata oggetto di luci ed ombre.
Una eccellenza rimasta nascosta per troppo tempo.
Il Festival è una indubbia occasione per tutto il nostro territorio e fa parte di un progetto molto più ampio di valorizzazione di Luchesi.
Presenti all’iniziativa i rappresentanti della Banda musicale cittadina, del Coro Lucchesi, dell’associazione Lions Club di Motta di Livenza, del cda della Fondazione Giacomini e della Cooperativa Madonna dei Miracoli.
Ai ringraziamenti degli sponsor compare una novità curiosa, un prodotto caseario che richiamerà Luchesi in quanto il latte utilizzato è stato prodotto da bovini che ascoltano nella stalla la musica dell’artista mottense.
Dobbiamo credere in una visione – puntualizza il sindaco Righi – ed il progetto legato ad Andrea Luca Luchesi potrà dare delle risposte per rendere più attrattivo il nostro già ricco territorio.
Un territorio che nasconde eccellenze di ogni genere e può offrire molto in termini di storia, cultura, paesaggio ma anche eccellenze enogastronomiche e molto altro ancora.
L’idea di poter offrire dei prodotti che possano far parlare della nostra cittadina – conclude Righi – e riuscirci tramite la musica e la cultura sarebbe una vittoria straordinaria per la nostra città.
E’ un’idea vincente e spero che molte altre realtà del nostro territorio possano seguire questo esempio.