Moria di topi in Veneto: nessuna conferma di presenza di Hantavirus
Da alcune settimane, la stampa si è più volte occupata di casi nel Nord Est legati ad un eccesso di mortalità di topi o di infezioni trasmesse dagli stessi roditori.
Ad oggi le indagini condotte dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie non hanno messo in evidenza specifiche cause infettive che possano spiegare questa mortalità eccedente, verosimilmente associata ad un fenomeno “naturale” di regolazione della popolazione di questi micromammiferi forse attribuibile ad una precedente esplosione demografica.
Qualche giorno fa questa evidenza di eccesso di mortalità dei topi è stata indagata in modo particolare per una ipotesi di infezione da Hantavirus, infezione che può interessare l’uomo a seguito di contatto con feci, saliva, urine di roditori infetti. Questa ipotesi, ad oggi, non ha alcuna conferma.
Si riportano di seguito alcune misure di comportamento in relazione ai possibili contatti con i topi:
• Sono utili periodiche azioni di disinfestazione e derattizzazione
• L’acqua e tutti gli alimenti, compresi quelli destinati agli animali domestici, debbono essere protetti dal contatto con i roditori mediante reticelle metalliche o contenitori “a prova di topo” (resistenti al rosicchiamento, impermeabili, infrangibili).
• I rifiuti domestici devono essere tenuti al riparo, e prontamente allontanati dalle abitazioni e smaltiti in modo idoneo.
• Nel corso di tutte le operazioni che comportano la manipolazione di roditori infetti o la decontaminazione di abitazioni infestate da roditori, debbono essere utilizzati indumenti protettivi, stivali di gomma, mascherine, occhiali e guanti di gomma.
• La decontaminazione di ambienti potenzialmente contaminati da escreti di roditori infetti può essere effettuata mediante l’impiego di soluzioni di ipoclorito di sodio o altri disinfettanti attivi sui virus. La comune varechina per uso domestico si presta ottimamente allo scopo.
• Evitare l’esposizione ai roditori e alle loro escrezioni.