L’ammasso nuvoloso ripreso dal radar è un campanello d’allarme.
Attualmente sulla Svizzera e sull’Austria fa portato temporali e grandine.
La cella temporalesca è in movimento verso sud est e nelle prossime ore andrà parzialmente ad interessare le regioni alpine.

Prima quelle lombarde ed a seguire i settori del Trentino Alto Adige.
Nel corso del tardo pomeriggio e fino alle primissime ore della sera, alcuni forti temporali andranno ad interessare l’area nord orientale colpendo molte zone delle Dolomiti per poi muoversi verso i rilievi e del Friuli Venezia Giulia.

Il forte contrasto con le elevate temperature farà si che i temporali potranno risultare anche piuttosto intensi accompagnati da improvvisi nubifragi e qualche pericolosa grandinata.
La probabilità che qualche temporale possa sconfinare verso le zone di pianura, rimane piuttosto bassa.
In tarda serata la fase temporalesca si esaurirà
La situazione si fa più complicata per la giornata di domani domenica.

Il peggioramento inizierà sempre dalle zone alpine e prealpine dal primo pomeriggio, in rapido movimento verso l’adriatico.
Sono attese forti raffiche di vento superiori ai 120km/h.
Sul Friuli dovrebbero prevalere temporali in discesa dalle Alpi con danni causati da vento e grandine.
Più complicata la situazione sul Veneto orientale (trevigiano, veneziano e padovano orientale) dove agirà anche una convergenza tra aria più secca proveniente da sw e aria molto umida, da sud est, in risalita dall’adriatico.
In pratica con queste combinazioni i meteorologi intravedono la possibilità di formazione supercelle e anche Tornado.

Attenzione anche alla grandine che risulterà davvero di grosse dimensioni.