Mestre: vietato l’uso di monopattini e bici elettriche in via Piave. Sono usati da spacciatori per rifornire la piazza e sfuggire ai controlli

Per prevenire e contrastare episodi di spaccio di stupefacenti è limitato l’uso di monopattini elettrici e bici a pedalata assistita in alcune aree del centro di Mestre.
Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro nella quale si specifica che la zona interessata è individuata nel Rione Piave.
In particolare, si legge, “è vietato l’utilizzo dei monopattini elettrici e dei velocipedi elettrici (o a ‘pedalata assistita’ o comunque denominati) alle persone non residenti nel Comune di Venezia, non dedite a funzioni lavorative presso uffici, negozi ed attività presenti all’interno del comune di Venezia e non frequentanti scuole di ogni ordine e grado all’interno del comune di Venezia”.
La misura arriva dopo che “le costanti attività di osservazione della Polizia, hanno dimostrato come gli spacciatori utilizzino il monopattino elettrico come mezzo di trasporto individuale per realizzare i propri piani criminali”.
I mezzi, si legge ancora, vengono usati sia per la vendita di stupefacenti che per il trasporto e la fuga.
L’ordinanza stabilisce inoltre che i divieti valgono anche nel sottopasso ciclopedonale che collega via Dante a via Rizzardi e nell’area compresa tra la stessa via Rizzardi, Piazzale Giovannacci e via Ulloa, a Marghera.
Oltre alle sanzioni amministrative stabilite dalla legge, l’ordinanza prevede anche il sequestro cautelare del mezzo.
Il provvedimento ha validità per 90 giorni.