Venezia

Mestre-Venezia/Quattro stranieri espulsi, uno con una sfilza di reati alle spalle

Nella giornata di ieri, dopo gli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia, la Polizia di Stato ha espulso quattro stranieri irregolari.

Un cittadino del Bangladesh ed un macedone si sono presentati agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione della Questura per farsi rilasciare un permesso di soggiorno, non avendone però i requisiti.
I due sono stati muniti di provvedimento di espulsione con ordine del Questore di lasciare l’Italia entro sette giorni.

Grazie alla segnalazione di un cittadino che ha contattato il 113 per segnalare un soggetto che arrecava disturbo nel centro di Mestre, gli agenti della Volante intervenuta hanno bloccato un 32enne senegalese, T.K., già noto per reati inerenti allo spaccio di stupefacenti, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia.
Giunto in Italia nel 2012 per ricongiungimento familiare, nel corso degli anni l’uomo ha collezionato diversi reati, condanne per resistenza e lesioni nel 2020: il Questore aveva già emesso per lui un provvedimento di revoca del permesso di soggiorno, oltre che un ammonimento nel 2020 e un avviso orale nel gennaio 2021.
Ieri è arrivata anche l’espulsione prefettizia, con ordine del Questore di lasciare entro 7 giorni il territorio nazionale.

Sempre ieri, un 42enne tunisino, J.M., è stato controllato in un bed and breakfast di Mestre e trovato senza documenti.
Dagli accertamenti è risultato noto alla Polizia già dal 2003 con differenti identità.
Dal 2006 al 2017 è stato condannato quattro volte per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, scontando le pene in diverse città del nord d’Italia, inoltre è stato colpito più volte da provvedimenti d’espulsione, pertanto, in considerazione dei numerosi e rilevanti precedenti, il Questore ha emesso a suo carico un provvedimento di espulsione con contestuale misura del trattenimento presso un Centro Permanenza Rimpatri.
Scortato dagli operatori dell’Ufficio Immigrazione, J.M. è stato accompagnato al C.P.R. di Gradisca D’Isonzo in attesa dell’espulsione dal territorio nazionale.

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