Venezia

Made in Veneto/Alla veneziana Uese maxi commessa green in Arabia Saudita

Una commessa milionaria in Arabia Saudita, con quaranta imprese internazionali a sfidarsi per aggiudicarsi i lavori di coordinamento, progettazione e costruzione di un nuovo impianto industriale per la produzione di laterizi con materiali ecologici; ad aggiudicarsi la gara, la veneziana UESE ITALIA, che guiderà questa nuova impresa green e che assicura lavoro anche per il comparto veneto.

«È un onore che, tra le tante concorrenti di rispetto, la scelta sia caduta sulla nostra azienda, un’azienda italiana – sottolinea il CEO di UESE e già consigliere di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), Giuseppe Izzo – il fatto che tutta la tecnologia di questo nuovo impianto sarà Made in Italy è un altro grande orgoglio: è stata così premiata l’eccellenza dell’industria italiana nel settore, ormai riconosciuta a livello mondiale.
Per i prossimi due anni questa sarà una grande occasione per il comparto regionale, in particolare per le realtà vicentine e veronesi che si occupano di laterizi».

Premiata la proposta innovativa di UESE, che consentirà l’abbattimento dell’80% delle emissioni in atmosfera di CO2, una riduzione del 40% dell’assorbimento energetico e che prevede “utilizzo zero” di combustibili fossili.
Il progetto internazionale che vede l’azienda veneziana a capo della filiera tecnologica – la parte costruttiva sarà invece seguita da realtà inglesi e americane – consentirà di realizzare uno stabilimento che, dai 60 addetti inizialmente previsti, arriverà a regime ad occupare 250 lavoratori.

«La scelta di puntare su tecnologie e materiali ecologici è stata vincente – continua Izzo – la svolta dell’Arabia Saudita in campo ambientale è importante, così come è importante per noi e per tutto il settore veneto e nazionale, in un momento di ripresa del comparto, poter esportare questo sistema innovativo».
La commessa conferma infatti l’ottimo andamento del settore nazionale delle macchine per la produzione di ceramica, che nel primo semestre 2021 ha fatto registrare un +45%.
Secondo i preconsuntivi elaborati da MECS – Machinery Economic Studies del Centro Studi Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica), inoltre, il giro d’affari dei costruttori italiani di macchine per ceramica nel 2021 ha sfondato i 2 miliardi di euro (2.145 milioni di euro, +45% sul 2020).

A preoccupare fortemente il settore c’è però l’aumento del 30% dei costi di produzione, nonostante i 6 mesi di produzione già assicurata per il 2022.
«Siamo una realtà fortemente legata al territorio veneziano e veneto, soprattutto in ambito sportivo con le sponsorizzazioni al Venezia Calcio, al Basket Spinea e alla giovane promessa del tennis mondiale, il vicentino Romeo Scomparin – conclude Izzo – Il 60% del nostro fatturato arriva dall’estero, soprattutto Dubai, Arabia Saudita e i paesi dei Balcani e del Nord Europa; poter essere
protagonisti di questa svolta green e poter trainare in questa impresa altre aziende venete è un fatto che ci dà grande lustro e grandi responsabilità, che siamo certi sapremo affrontare al meglio».

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