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L’Italia poco amica degli animali/Quest’estate avvelenati poco meno di 10 mila cani

Roma – Quelli appena tascorsi sono stati i peggiori mesi estivi negli ultimi dieci anni per quanto riguarda l’avvelenamento di cani in Italia, a partire da quelli nel catanzarese, dopo la morte della giovane Simona Cavallaro.
Nel nostro paese, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente ha stimato che tra giugno e agosto siano stati avvelenati 9460 cani, uno ogni 14 minuti.
Di questi, purtroppo circa il 5% muore a seguito dell’ingestione del veleno.
Si tratta per l’80% di randagi e per il 20% di animali di proprietà, molto spesso colpiti dentro il loro stesso giardino.
La denuncia arriva dal monitoraggio dell’Associazione che si basa sui dati forniti da Italambiente.

La maglia nera, per quanto riguarda i randagi avvelenati, spetta alla Sicilia, seguita da Sardegna, Calabria, Puglia, Lazio e Toscana.
In queste due ultime regioni gli avvelenamenti di massa riguardano specialmente i cani inselvatichiti e gli ibridi di lupo.
Diversamente, per quanto riguarda i cani che hanno una famiglia, ad avere avuto il maggior numero di avvelenamenti lo scorso anno sono state Piemonte, Sicilia e Abruzzo.
In questi tre mesi sono stati individuati e denunciati solo 12 avvelenatori seriali di cani, un dato sconfortante rispetto al numero enorme di animali presi di mira ogni giorno.

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