L’inchiesta sul trasferimento in Cina di Know How militare: la Alpi Aviation si difende
Pordenone – Alpi Aviation, l’azienda pordenonese finita al centro di un’inchiesta sull’illecito trasferimento all’estero (in Cina) di Know How militare, ha diramato poco fa un comunicato legato alla vicenda.
Eccone qui sotto il testo integrale.
Desta sconcerto, in un momento nel quale da parte del governo si adottano linee di politica giudiziaria che tendono a salvaguardare e rafforzare il segreto istruttorio, con limiti precisi anche per le Procure della Repubblica, che la Guardia di Finanza rilasci alla stampa dichiarazioni con le quali si anticipano in maniera impropria valutazioni e conclusioni in merito a un procedimento penale ancora in fase di approfondimento istruttorio, fase nella quale un contraddittorio con la difesa non è ancora iniziato e comunque avrebbe spazi limitatissimi.
Alpi Aviation, che nega con fermezza che nella condotta della società si debbano ravvisare violazioni delle norme a tutela del “Golden Power” e alla legislazione che regolamenta il trasferimento di informazioni strategiche o di tecnologia al di fuori del territorio nazionale, si riserva ogni azione a tutela della propria immagine.
Per quanto attiene alla cessione delle quote di Alpi Aviation, la stessa è avvenuta in modo trasparente, con riferimento al reale valore dell’azienda e nel rispetto della normativa fiscale.